Targa dell’Ostello di Santa Maria in Betlem a Pavia (Borgo Ticino) 18/04/2023 - (Foto di E.Fiorentini)
Passaggio del Baculum a Pavia da Anna a Sonia; da sx: Anna T., Anna Agostina M., Stella S., Maria Teresa C., Sonia C., Anna M., Marisa S. 18/04/2023 - (Foto di E.Fiorentini)
Facciata della Chiesa di Santa Maria in Betlem di Borgo Ticino a Pavia 18/04/2023 - (Foto di E.Fiorentini)
Interno della Chiesa di Santa Maria in Betlem di Borgo Ticino a Pavia 18/04/2023 - (Foto di E.Fiorentini)
Maria Teresa in Ostello a Pavia in attesa del taxi per Belgioso 18/04/2023 - (Foto di E.Fiorentini)
Mappa del tratto di Via Francigena da Pavia a Santa Cristina & Bissone, effettuato con le socie GM di CN e GE 18/04/2023 - (Foto di E.Fiorentini)
Segnale in pietra delle inondazioni del Po e Ticino al Borgo Ticino di Pavia, con i livelli raggiunti dall’acqua dal 1705 al 1868 18/04/2023 - (Foto di E.Fiorentini)
Particolare di una delle fontanelle del pellegrino francigeno appena fuori Pavia 18/04/2023 - (Foto di E.Fiorentini) | 
Alla mattina del 18 aprile, nell’Ostello di Santa Maria in Betlem di Pavia [1] (al Borgo Ticino) la sveglia suona, come sempre, alle ore 6,30. Prepariamo lo zaino per l’escursione e il trolley con i bagagli extra. Poi ci raduniamo nella zona cucina dell’Ostello per consumare una frugale prima colazione appena preparata dalle suore che gestiscono l’accoglienza dei pellegrini in transito. La prima colazione termina rapidamente; laviamo e sistemiamo velocemente tazze e bicchieri, poi usciamo da questa sala. I timbri sulle nostre credenziali sono già stati apposti la sera prima e quindi, salutate le suore nostre ospiti, ci avviamo all’ingresso dell’Ostello, dove trasportiamo i nostri bagagli extra in attesa di caricarli sul pulmino di Max per il loro trasporto al luogo di fine tappa odierno, previsto al paese di Santa Cristina & Bissone. Da diversi anni Max, amico delle socie della G.M. di Cuneo, le aiuta nel trasporto di bagagli e persone nelle molte escursioni da loro organizzate e anch’io lo conosco ormai da qualche anno. Poco prima delle ore 8,00, arriva Max e lo aiutiamo a caricare i nostri bagagli sul suo pulmino. Mentre Max riparte, noi ci raduniamo nel giardino davanti all’ingresso dell’Ostello per effettuare la nostra cerimonia del passaggio del "baculum". Anna Testa (presidente della Sez. G.M. di Cuneo) inizia la cerimonia leggendo le storiche parole del passaggio del bastone del pellegrino ("Accipe hunc baculum...") consegnando simbolicamente il bastone della guida odierna del nostro gruppo all’amica Sonia, socia della sezione G.M. di Genova. Prima di iniziare il cammino odierno diamo uno sguardo alla Chiesa di Santa Maria in Betlem che ci ha ospitato nell’adiacente e omonimo Ostello. Nei pressi di questa Chiesa notiamo un’antica pietra verticale su cui sono stati incisi i segni e le date delle inondazioni dei fiumi Ticino e Po che hanno sommerso queste zone dal 1705 al 1868. Quindi, salutiamo Maria Teresa che resta nell’Ostello in attesa di un taxi per farsi trasportare fino alla località di Belgioioso, facendole risparmiare un ampio tratto di percorso. Recentemente, lei ha avuto un problema ad una gamba che le impedisce di effettuare lunghe camminate, ma ha voluto comunque partecipare a questa avventura con noi. Quindi ci seguirà camminando il meno possibile, spostandosi con treni locali, bus o taxi per raggiungerci nei vari luoghi di sosta. Lasciamo l’Ostello e ci incamminiamo su Via Pasino. In pochi passi raggiungiamo Via dei Mille, una delle lunghe e importanti arterie del Borgo Ticino. Giriamo a destra su questa e ci dirigiamo verso nord-est in direzione del Ponte Coperto [2] . Dopo circa 350 metri raggiungiamo Piazzale Ghinaglia che dà accesso al Ponte Coperto [2] sul Ticino. Dopo altri 200 metri, superiamo questo antico e suggestivo ponte e raggiungiamo il semaforo che separa molti viali, tra cui il Lungo Ticino Sforza verso destra, il Lungo Ticino Visconti verso sinistra e, di fronte a noi, Strada Nuova, l’antico decumano della città. Attraversiamo il viale e raggiungiamo Piazzale Ponte Ticino e quindi la via Strada Nuova che seguiamo verso nord-est, in direzione del centro di Pavia [1] . Superati altri 200 metri su questa via, raggiungiamo il bivio con Corso Giuseppe Garibaldi che si apre verso destra (est) e che è segnalato come percorso cittadino della Via Francigena. Giriamo a destra e camminiamo su questo lungo Corso per circa un chilometro, transitando poco distante dalla Basilica di San Michele Maggiore (già visitata ieri) e raggiungendo il Piazzale Porta Garibaldi, nella zona dove si supera il Naviglio di Pavia. Attraversiamo questa zona e proseguiamo verso est su Viale Partigiani che, in breve, cambia nome in Viale Montegrappa fino a raggiungere, in circa 1,5 km, il bivio tra Viale Cremona (prosecuzione dei precedenti) e Via Francana. Prendiamo questa ultima via che, a destra, ci porta in direzione sud-est, più vicino al corso del Ticino. Man mano che ci allontaniamo da Pavia [1] , lungo il percorso francigeno, compaiono delle fontanelle posizionate a distanze regolari proprio per dissetare i pellegrini. Per me, che ho percorso più volte questo percorso, in disversi anni, questo servizio di fontanelle rappresenta una bella e utile novità. Così come novità sono le segnaletiche verso la Via degli Abati in direzione di Bobbio nell’Oltrepò Pavese, che è un’altra importante variante della Via Francigena che attraversa queste zone. Seguiamo varie stradine che ci permettono di raggiungere Via Montebolone che percorriamo fino all’incrocio con Via Grumello e quindi all’innesto, dopo c. 1,9 km, con Strada Scagliona che si inoltra nella campagna, allontanandosi sempre più da Pavia [1] . Proseguiamo su questa piccola strada e superiamo altre piccole località, come Scarpone, Albertario, Valle Salimbene, fino a raggiungere l’abitato di San Leonardo, dopo ulteriori 3,2 km. Facciamo una breve sosta sul piazzale della Chiesa dedicata a San Leonardo. Sul muro laterale che contorna quest’area compare un grande cartello esplicativo del tratto di Via Francigena che attraversa questa zona. Riprendiamo il cammino seguendo la strada provinciale SP13 che qui cambia nome in Via Nobili. Superiamo la frazione e in altri 2,6 km raggiungiamo quella di Ospedaletto (frazione di Linarolo). Proseguiamo fino al bivio per Linarolo in altri 750 metri, senza entrare in questo paese. Continuiamo su questa strada per un altro 1,5 km e raggiungiamo la località di San Giacomo della Cerreta [3] dove ammiriamo l’antica chiesa locale, antico ricovero per pellegrini documentato almeno dal 1251. Ci fermiamo un attimo per scattare qualche foto, poi camminiamo verso est su Via Santa Margherita per altri 2,3 km e arriviamo alla piccola frazione di Santa Margherita. Attraversiamo questa piccola località e giriamo a sinistra, verso nord-est, su Via Molino. Siamo nella campagna e camminiamo su una strada privata a fianco della strada provinciale, fino ad avvicinarci ed entrare nel paese di Belgioioso [4] su Via Felice Cavallotti che sbuca sulla più importante strada provinciale (SP 234Via Dante Alighieri, dopo altri 1,9 km.
Arriviamo qui e ci troviamo ormai al centro del paese, attorno alle ore 13. Ci fermiamo sulla Piazza Vittorio Veneto antistante il grande castello e facciamo la sosta pranzo in un’area predisposta, all’ombra degli alberi di giuda fioriti presenti nel giardino antistante il maniero. Fa caldo e ci rinfreschiamo alle fontanelle della piazza. Al termine del pasto ci offriamo un caffé e un bel gelato alla Gelateria "Cremeria Italiana" che si trova sulla strada provinciale SP 9 di fronte al Castello e appena prima della locale Chiesa di San Michele Arcangelo. Dopo questa grande sosta ristoratrice, riprendiamo il cammino alle ore 15, lasciamo Belgioioso [4] in direzione sud-est e, in breve, ci troviamo di nuovo in aperta campagna. Arriviamo alla frazione Torre de’ Negri dopo c. 2,1 km. Superiamo questo gruppo di case e proseguiamo decisamente a sud sulla strada provinciale SP 9 fino a bivio con il Consorzio Cerealicoltori del Basso Pavese in c. 1,6 km. Continuiamo il cammino in direzione sud est, superiamo la strada provinciale SP 199 e raggiungiamo un primo bivio nel territorio di Costa de’ Nobili in 1 km. Attraversiamo lungamente quest’area, raggiungiamo il Fiume Olona e le strutture di derivazione del cosiddetto Fiumicello Olona vicino a Casa Fulvia fino a raggiungere la frazione più importante di Costa de’ Nobili in c. 3,650 km. Seguiamo la piccola strada Via Cascine che si inoltra in mezzo a campi coltivati con molti uccelli migratori, tra cui molte garzette e ibis sacri, che rovistano tra i semi e cacciano insetti in mezzo ai solchi appena scavati seguendo i trattori al lavoro. La strada piega decisamente verso nord e con diverse deviazioni raggiungiamo finalmente il paese di Santa Cristina & Bissone [5] dopo altri 3,6 km.
Arriviamo davanti alla Chiesa di Santa Cristina, in Via Vittorio Veneto, nella cui foresteria, come già prenotato e concordato, saremo ospitati per la notte. Nella foresteria della parrocchia ritroviamo Maria Teresa che ha già preso i contatti con il parroco don Antonio Luigi Pedrazzini per organizzare la nostra sistemazione. Sistemiamo così i nostri bagagli extra e ci cambiamo dopo una benefica doccia. Usciamo per fare due passi in questo paese della "bassa pavese", diamo un’occhiata alla Chiesa e beviamo qualche bibita al vicino bar. Acquistiamo un po’ di cibo per il giorno dopo, in attesa dell’ora della cena. Un po’ più tardi, raggiungiamo il vicino ristorante "A Vucciria" per consumare una gustosa cena. Siamo stanchi, oggi abbiamo percorso una lunga tappa di circa 28 km. e, dopo cena, ci avviciniamo alle nostre stanze per un meritato riposo. Domani dovremo affrontare una nuova tappa complessa e lunga ed è meglio spegnere le luci e dormire; la sveglia è sempre prevista per le ore 6,30. Mentre la cronaca di questa escursione sulla tappa odierna è terminata, io continuo a pubblicare altre foto di oggi.
Enea Fiorentini Socio CAI (sezione di Roma) Socio della Associazione "Giovane Montagna" (sezione di Roma) Membro accademico del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna), residente ad Aosta ( Sito web: http://www.eneafiorentini.it ) ( E-mail: webmaster@eneafiorentini.it ) ( Note scritte ad Aosta il 10/12/2023 ) |