École populaire en patois - 2012

Bain de langue en patois à La Salle
(Ben de Lenva eun La Sola)

(Alcuni ricordi e foto del 2° stage di Patois del 2012 [12° della serie], un week-end di
"full immersion" a La Salle, località della Valdigne nell’alta valle centrale - Valle d’Aosta)
(presso il Residence "Le Petit Coeur" - località Derby; presso la Maison Grassy
e la casa comunale: Maison Gerbollier a La Salle)

1-3 giugno 2012


  
Locandina dei Corsi di patois del BREL per l’anno 2011-2012

Con lo Stage di La Salle, nell’alta valle centrale, dal 1 al 3 giugno 2012, si sono conclusi gli incontri relativi alla sessione 2011-2012 dei Corsi di Patois, organizzati dal BREL (Bureau Régional pour l’Ethnologie et la Linguistique).  I partecipanti sono stati ospitati al "Residence Le Petit Coeur" di Derby, per il pernottamento e per alcuni incontri culturali.  La maggior parte dei seminari è stata tenuta nelle aule della Maison Grassy nel pieno centro di La Salle, mentre i pasti sono stati serviti presso il Ristorante "La Macina" anch’esso nel centro del paese.  È stata effettuata una interessante visita al Museo "L’Homme et la Pente" a Cheverel una delle tante frazioni sparse sulla collina di La Salle.  La conclusione dello stage è avvenuta nella sala consiliare del Municipio di La Salle, la Maison Gerbollier, un’antica e famosa casa della parte alta del paese.  Queste iniziative sono sempre realizzate con l’assenso e l’aiuto dell’Assessorat de l’Education et de la Culture della Regione Valle d’Aosta, che incentiva continuamente nuove proposte di Corsi specifici di patois in varie località della regione, aperti a adulti e bambini, e di periodi di Stages intensivi di patois.  La conduzione pratica di queste attività è curata da numerosi docenti qualificati.

 
Locandina del BREL per l’invito agli stages di lingua francoprovenzale (patois) per il 2011-2012
 

Come previsto, si è tenuto il secondo Stage intensivo di patois del 2012 a La Salle, importante località della Valdigne nell’alta valle centrale, che rappresenta la 12° edizione di questo tipo di Stages: l’ormai famoso "Ben de Lenva"; questo è stato il 3° della sessione 2011-2012.  La riunione dei partecipanti è avvenuta presso il Residence "Le Petit Coeur", ubicato a Derby poco distante da La Salle, luogo del pernottamento.  I seminari si sono svolti prevalentemente presso la "Maison Grassy" (località Capoluogo) nel centro di La Salle.  Durante questo Stage, si sono alternati momenti di studio e di convivialità (anche presso la casa comunale: "la Maison Gerbollier") che cerco di ricordare per sommi capi qui di seguito.

 
Locandina del BREL per l’invito allo stage di lingua francoprovenzale (patois) a La Salle,
il 1-3 giugno 2012
 

A questo appuntamento di giugno 2012, si sono iscritte 20 persone, una parte di allievi dei Corsi normali di Patois per adulti, altre persone come simpatizzanti e alcune provenienti da paesi stranieri.  All’inizio e al termine dello Stage, così come in molte altre occasioni di incontro, erano presenti anche alcuni amministratori comunali di La Salle.
Si raggiunge Derby e quindi La Salle lasciando Aosta e seguendo la statale SS.26 in direzione di Courmayeur; in circa 22 km di strada si incontra il bivio per la frazione di Derby (posizionata nell’envers, oltre la Dora Baltea lungo il suo bordo destro idrografico) e si raggiunge il Residence "Le Petit Coeur", luogo di primo incontro e di pernottamento.  In altri pochi km di strada, sempre in direzione di Courmayeur, si raggiunge Le Pont una delle frazioni basse di La Salle (località a circa 24 km da Aosta).  Da questa ultima località, si sale verso destra nell’adret, verso la soleggiata zona collinare di La Salle, inizialmente lungo un viadotto (il ponte = Le Pont), e poi su diversi tornanti, per raggiungere i luoghi di studio nel centro storico di La Salle.
Il gruppo è arrivato alla spicciolata al Residence Le Petit Coeur di Derby nel pomeriggio di venerdì 1/6.  Gli allievi che hanno partecipato a questo Stage sono stati: Alessia, Antonio, Benedetto, Carla, Chiara, Daniel, Domenico, Dominick, Enea, Federica, Fulvio, Laura, Luigi, Maria Adele, Marie-Claude, Nora, Palmira, Riccardo, Sylviane, Viviana.   Dominick proviene dall’Olanda, anche se vive in Svizzera e viene spesso in Italia e soprattutto in Valle d’Aosta.  Dominick ha già frequentato altre volte questi Stages ed è diventato un amico molto conosciuto.  A questo stage era presente una coppia straniera di allievi: Alessia e Daniel, provenienti dagli Stati Uniti.
Hanno partecipato assiduamente allo stage di La Salle anche alcuni suoi amministratori: Cassiano Pascal [Cassièn] (sindaco) e Attilio Tampan (assessore alla Cultura, al Turismo e Spettacoli), oltre ad altre persone locali che hanno testimoniato le attività, le tradizioni e la cultura di questo territorio.  I docenti, sempre presenti con gli allievi nelle strutture dello Stage, oppure che sono venuti in questo luogo per le loro lezioni o per le attività culturali serali, sono stati:  Alessandra, Andrea, Daniel, Eliseo, Liliana, Selena, che si sono alternati nelle lezioni, nelle letture di testi, nei giochi di gruppo e nelle spiegazioni sulle differenze culturali e linguistiche di queste zone con quelle vicine e lontane.

  
Residence Le Petit Coeur a Derby nei pressi di La Salle (26294 bytes)
Il Residence Le Petit Coeur a Derby nei pressi di La Salle,
luogo del pernottamento dei partecipanti allo Stage
(Foto di E. Fiorentini)
Insegna del Residence Le Petit Coeur a Derby nei pressi di La Salle (21479 bytes)
Insegna del Residence Le Petit Coeur a Derby nei pressi
di La Salle, luogo del pernottamento dei partecipanti
(Foto di E. Fiorentini)

Nel borgo antico di La Salle, nei pressi della Maison Grassy (22435 bytes)
Nel borgo antico di La Salle,
nei pressi della Maison Grassy
(Foto di E. Fiorentini)
La Casa comunale di La Salle, Maison Gerbollier (33289 bytes)
La Casa comunale di La Salle: Maison Gerbollier,
luogo di incontro con la comunità locale e con i Sallereins
(Foto di E. Fiorentini)

La sera di venerdì 1 giugno, nel Residence Le Petit Coeur, appena dopo la sistemazione dei bagagli nelle stanze assegnate, il sindaco Cassièn e l’assessore alla Cultura Attilio, ci hanno dato il benvenuto e hanno presentato le caratteristiche - antiche e nuove - della località che ci ospita, con l’ausilio di diapositive raccolte e archiviate nel tempo.  Ci hanno raccontato la storia del suo capoluogo che possiede 33 frazioni [1] (piccole e grandi), ubicate in maggioranza nella parte soleggiata della collina (all’adret), disseminate sul territorio comunale confinante tra quelli dei comuni di Avise e di Morgex, poco distanti.  Al dicembre 2011 la popolazione residente di La Salle ammontava a 2100 persone, ma tantissime sono le presenze di turisti (o di possessori di seconde case) nei mesi estivi.
La storia del territorio di La Salle, come quella dell’intera Valle d’Aosta, è molto antica.
Il toponimo di La Salle deriva dal termine longobardo "Sala", che vuol dire corte o granaio.  La Salle domina la conca della Valdigne o "Vallis digna", come l’avevano denominata i Romani per la particolare bellezza del suo territorio, per la ricca vegetazione e per le vigne che si arrampicano fino ad oltre i mille metri di quota e che producono un rinomato vino DOC valdostano: l’ottimo "Blanc de Morgex et de La Salle", ottenuto con un vitigno autoctono: il "Priè blanc".  All’area della Valdigne appartengono anche i paesi di Morgex, Pré-St-Didier, Courmayeur, La Thuile e tutte le frazioni che appartengono ai rispettivi territori comunali.
La Valdigne, prima dell’occupazione romana, è stata abitata inizialmente da popolazioni Celto-Liguri, e poi dai Salassi altre popolazioni imparentate con i Celti.  In epoca successiva i territori valdostani e quindi anche quelli della Valdigne furono invasi dai Longobardi, poi dai Franchi ed infine dai Burgundi.  Verso il 1032, nella regione valdostana, subentrò il dominio dei Savoia che, diversamente da quanto avvenne negli altri comuni valdostani, furono gli unici signori feudali per la Valdigne che, nel corso dei secoli XIII, XIV e XV, concessero ai loro sudditi la possibilità di eleggere democraticamente i loro rappresentanti.
A partire dal 1191, con la "Charte des franchises", vengono riconosciute le franchigie a molte località valdostane che tendono a razionalizzare le dazioni di denaro alle signorie locali e, con il sopraggiungere dell’egemonia dei nobili Conti di Challant, potenti signori valdostani vassalli prediletti dei Savoia, le franchigie vengono generalizzate e vengono periodicamente riscosse dai successori, in cambio del mantenimento di regole e di normative locali, che si consolidano in una legislatura propria fin verso la fine del 1700.  Ad esempio, come racconta lo storico valdostano J.B. de Tillier nelle Franchigie, il Conte Amedeo V fissa una adeguata tassa per il 1318, alle popolazioni della Valdigne:
<1318, 20 septembre, Aoste - Le Comte Amédé V pour les "Homines nostri Vallis Dignae, consortes", représentés par les envoyés de Courmayeur, de la Paroisse de Pré-St-Didier, de la Paroisse de La Thuile, de la Paroisse de Morgex et de la Paroisse de La Salle: il fixe à 220 livres le taux de la "complenta seu taillia" annuelle, au cas où il se trouverait personnellement en Vallée d’Aoste>. [2] 
  (J.B. De Tillier, Franchigie, N.9, p. 50-51).
La libertà, spesso conquistata a duro prezzo dalle popolazioni locali, fu spazzata via a più riprese da nuovi padroni e dalle più recenti vicende belliche.
Anche il numero della popolazione locale subì drastiche riduzioni a causa di guerre e di epidemie, soprattutto con la diffusione della peste, spesso favorita dal passaggio di truppe straniere e dalle loro sopraffazioni verso una popolazione povera e già debilitata da misere condizioni di vita e di igiene.  La leggenda locale racconta che dopo le disastrose stragi di popolazioni provocate dalla peste (diffusa, a più riprese, in tutta la Valle d’Aosta dal 1545 e, con una recrudescenza, nel 1630-1631) sopravvissero a La Salle solo 7 coppie; esse costituirono il piccolo nucleo che, per primo, ripopolò il territorio.  Questo fatto è ricordato da due piccoli quadri di legno intagliato (contenenti 7 piccole teste d’angelo) appesi in cima alle due colonne che sostengono l’arco trionfale, tra la navata principale e il coro della Cattedrale di La Salle, dedicata a San Cassiano (martire cristiano di Imola, n. 240 - m. 303-305) [3] , e successivamente fu aggiunta la dedicazione a San Tommaso Becket (Londra 1118 - Canterbury 1170) arcivescovo di Canterbury [4].
Le 7 teste d’angelo simboleggiano le 7 coppie sopravvissute alla peste del 1630, sembra grazie alla puntura di alcune formiche che inocularono nei loro corpi l’acido formico che le rese immuni.
Con un atto del 1282, il vescovo di Aosta Simon de Duin fondava a La Salle più o meno nella zona del vecchio municipio sulla piazza della chiesa, un ospizio per il ricovero di poveri, viandanti e pellegrini, in uno stabile regalato da un generoso abitante del luogo (Jean-Ney Morard).  L’ospizio, divenuto nel tempo anche ospedale, operò fino al 1691 quando fu dato alle fiamme durante l’invasione francese in Valle d’Aosta.  Oltre alla chiesa, come segno della devozione popolare, nel corso del tempo sono state costruite nel territorio comunale 18 bellissime cappelle rurali, alcune ornate con preziosi affreschi, come quelle di Charvaz e di Morge.
Fino al 1782, i due comuni di La Salle e di Derby erano separati e ognuno aveva il proprio sindaco.  Il comune di La Salle era diviso in tre tierce o quartieri: la tierce di Morge, comprensiva di tutte le frazioni della collina; la tierce di mezzo, comprensiva della Veulla (capoluogo) e delle frazioni del pianoro, inclusa Chabodey; la tierce di Echarlod, comprensiva delle frazioni verso est, oltre il Torrente des Arpilles.  Nel 1782, a seguito di un decreto del Ducato di Aosta venne imposta l’unione del comune di Derby con quello di La Salle e furono definitivamente aboliti i tierce.
Dopo il 1926, in pieno periodo fascista, i sindaci eletti liberamente dal popolo furono sostituiti dai podestà, nominati da Roma.  L’11 maggio 1929, il comune di La Salle fu unito a quello di Morgex con il nome di Valdigna d’Aosta.  Nel 1935, La Salle fu nuovamente riconosciuta come comune, ma le fu imposto il nome di Sala Dora.  Al termine della seconda guerra mondiale, dopo la liberazione e la concessione dell’Autonomia alla Regione Valle d’Aosta, La Salle riprese il suo nome originario e i sindaci furono nuovamente eletti dalla popolazione.
Un altro personaggio famoso, ricordato a La Salle è il Beato Innocenzo V Papa il cui nome di battesimo era Pierre de Tarantaise (Champagny-en-Vanoise 1224 - Roma 1276), italianizzato in Pietro di Tarantasia.  La tradizione locale, anche se contestata da alcuni storici, fa risalire la nascita di Pietro di Tarantasia nel villaggio di Écours (Les Cours), nel castello di questa località appartenente al Comune di La Salle, da una famiglia nobile originaria della Tarantasia in Francia.  In ogni caso, Pietro si allontanò ben presto da casa per entrare nell’Ordine dei Domenicani di Lione.  Nel 1272 divenne arcivescovo di Lione e fu proclamato Papa (col nome di Innocenzo V) nel febbraio 1276 a Roma, dove morì il 22 giugno dello stesso anno.  Innocenzo V fu beatificato da Leone XIII il 14 marzo 1898, e la sua memoria religiosa cade il 22 giugno. [5]
Per ricordare l’ipotesi di una sua nascita in Valle d’Aosta, gli fu dedicata una via cittadina in Aosta: Via Innocenzo V Papa.
Uno tra i più famosi personaggi valdostani, originario di La Salle, è stato don Jean Domaine (La Salle 1922 - 2006): fu un sacerdote e poi parroco della Collegiata di Sant’Orso di Aosta.
Don Domaine (il "Don", così definito da tanti giovani valdostani della sua epoca e dei giorni nostri) è famoso per la sua grande passione per la musica e per la tradizione francoprovenzale, fu un animatore di giovani, scrittore, poeta e musicista che scrisse le più belle canzoni in patois e in francese della Valle d’Aosta, alcune di queste considerate degli inni dai valdostani. [6]
Dopo questi ricordi storico-culturali, tutto il gruppo di allievi si è spostato da Derby al centro di La Salle per recarsi al Ristorante La Macina per la cena, al termine della quale fanno ritorno al Residence di Derby per il pernottamento.
Sabato mattina 2/6, presso la Maison Grassy di La Salle (nell’antica casa della famiglia di un notaio che ha costituito 2 Confraternite di La Salle), dopo le presentazioni preliminari di ogni allievo, le lezioni sono iniziate con un gioco di ruolo: i partecipanti sono stati suddivisi in alcuni gruppi impegnati a ricordare le notizie fornite dai due amministratori locali, la sera precedente.  Poi, tutto il gruppo si è trasferito in auto alla frazione collinare di Cheverel per visitare l’interessante Museo Etnografico "L’Homme et la Pente" ubicato in questa località.
L’Assessore Attilio Tampan ci ha presentato i moltissimi attrezzi agricoli disposti nelle varie sale del Museo, e i vari altri utensili presenti in altre zone, tutti strumenti indispensabili per la vita di una comunità contadina di montagna.
Di ritorno al borgo antico di La Salle, si gira per i vicoli del paese per ammirare le belle case, quasi tutte ristrutturate, come quella del Sindaco Cassiano.  In una via notiamo, sulla facciata di una casa, una curiosità.  Sopra un affresco che rappresenta San Lorenzo con l’attributo della graticola (diacono e martire nel 258), appare un dipinto tondeggiante che riporta la dicitura: "Le 17 du mois de septembre 1711, Sa Maiesté Le Roi de Sicile a logé en sette maison".  Si tratta di Vittorio Amedeo II di Savoia che, primo della sua stirpe, ottiene il titolo di Re di Sicilia, ma l’anno della nomina è il 1713, avvenuta dopo la Pace di Utrecht che pose fine alla Guerra di Successione Spagnola[7]  A parte la strana scrittura in francese, la data del 1711 sull’affresco fu posta per piaggeria verso il futuro Re (che nel 1711 era ancora Duca), o fu un semplice errore, oppure una dedica postuma a nomina già avvenuta ?
Dopo la pausa pranzo, presso lo stesso ristorante di La Salle, tutto il gruppo di allievi con gli insegnanti si è spostato alla Cave du Vin Blanc de Morgex et de La Salle (Soc. Coop.) nella frazione La Ruine nei pressi della statale SS.26, dove il sig. Beneyton ha mostrato le cantine e la serie di vini in stagionatura.  Abbiamo effettuato un assaggio di alcuni ultimi vini prodotti dalla casa, nelle vigne di Morgex e di La Salle.  Il vino di queste zone è molto rinomato ed è conosciuto anche in Giappone, come documentato da riviste e foto, mostrateci con orgoglio dal nostro ospite.
La serata, dopo cena, si passa ancora alla Maison Grassy dove Eliseo ci legge un racconto di La Salle, dal titolo: "La planta de sfroous" che parla di 4 ragazzi squattrinati di La Salle ("catro saléén") che decidono di abbattere un albero - di notte - nel bosco dell’envers, di tagliarlo a pezzi e di trascinare questi pezzi di tronchi a valle, portandoli in segheria tramite un cavallo e qui lavorare il legno tutta la notte, con l’accordo del proprietario, per poi ricevere da lui una paga doppia, pari a due giornate di lavoro.  Eseguito il furto, l’abbattimento dell’albero, la sua lavorazione notturna in segheria e ricevuto il denaro, i quattro ragazzi passano tutta la giornata in osteria a bere e a mangiare e quando arriva il conto, l’ammontare richiesto è l’intera somma ricevuta dai quattro; ai quali non resta che esclamare: "To Peccoou !!" (tutto mangiato).
Dopo la lettura di questo racconto, i partecipanti sono divisi in diversi gruppi e con seghe, arpioni e corde interpretano, al meglio, gli episodi del racconto.  Il divertimento si spande a tutti i partecipanti che uniscono le loro voci in coro per sottolineare le operazioni dei quattro "attori", che si alternano ogni volta, all’opera.  La serata si conclude tra risate, pezzi di tronchi di legno, seghe, accette e scaglie di legno sparse per il pavimento.
Domenica mattina 3/6, presso la Maison Grassy di La Salle, si riprendono le lezioni.  Daniel racconta la storia delle "Confraternite", "Le Confraì", che hanno avuto una lunga storia nella Valdigne e, in particolare, a La Salle.  Le Confraternite nascono in Valle d’Aosta, e quindi nel territorio di La Salle, attorno al 1200 e, in maggioranza, si stabiliscono attorno alle parrocchie locali.  Moltissime nacquero per ragioni umanitarie e sociali: per aiutare i più poveri, gli orfani, i bambini "illegittimi", le ragazze per allontanarle dalla prostituzione, ecc..
Altre Confraternite nacquero invece come "corporazioni professionali" per proteggere certe attività artigianali: cordonniers (calzolai); menuisiers (falegnami); maçons (muratori); boulangers (panettieri); tailleurs (sarti); commerçants (commercianti), ecc..
Spesso queste Confraternite formavano una specie di gruppo familiare e si dotavano di un proprio patrimonio, di una "cassa di pronto soccorso" e, a volte, di una propria Cappella.  Organizzavano e partecipavano a proprie feste popolari, e si mostravano con particolari abiti da cerimonia (chiamati: "abeut").  Una tra le più famose Confraternite fu quella del "Saint-Esprit" (a La Salle nacque nel 1298) che si appoggiò soprattutto alle parrocchie locali.  I suoi membri si tassavano per acquistare derrate alimentari e per distribuirle ai poveri all’uscita della messa in un giorno prestabilito.
Dopo questi racconti storici, i partecipanti hanno svolto un’attività particolare: Daniel ha suddiviso i presenti in vari gruppi e ha chiesto loro di immaginare la fondazione di una nuova Confraì, con tanto di finalità, nome, abito, giorno della festa, patrono, sede, ecc.., incluso l’identificazione di un "Prieur de la Confraì" (Priore della Confraternita).  Durante le interviste di ogni gruppo, sono emerse le situazioni più strane e stravaganti che hanno fatto divertire tutti.
Successivamente, Liliana ha introdotto la figura del famoso "Chansonnier" valdostano don Jean Domaine [6], anche avvalendosi di foto e documenti di archivio.  Don Jean Domaine nacque a La Salle il 21 agosto 1922, da François Domaine (originario di Saint-Nicolas) e da Marie Cré.
Ordinato prete, tenne la prima Messa l’ 8 maggio 1945, e divenne canonico di Sant’Orso in Aosta nel 1946.  Nel 1948 fondò il "Coro di Sant’Orso, composto all’inizio da una quindicina di ragazzi.  Negli anni successivi il Coro aumenterà di numero e incrementerà il proprio repertorio inserendo le canzoni scritte e musicate da Don Domaine, in patois, in francese e italiano, facendosi conoscere e raccogliendo numerosi riconoscimenti in Italia e all’estero.
don Domaine ha insegnato anche all’Istituto Innocenzo Manzetti di Aosta come Professore di Religione.  Anche don Domaine ha fatto una ricerca su testi antichi valdostani o stranieri di raccolte di canzoni, avvalendosi anche delle opere di Julien Tiersod [6] e di Joseph-Siméon Favre [6], ma ha scritto egli stesso innumerevoli canzoni, alcune di queste divenute degli inni per i valdostani.  Tra le più belle canzoni di don Domaine, vengono ricordate: Verda Vallaye (1959) e Désarpa (1969).  Don Domaine è morto l’ 11 luglio 2006, ed ora riposa nel cimitero di La Salle.
Per la sua terra natale, il Don ha scritto due canzoni altrettanto famose: La Sõla e La Sallerentse che ci vengono cantate nella Maison Grassy da Ernesto Letey (bravissimo cantante dalla voce potente, membro del Gruppo folcloristico dei Sallereins), accompagnandosi con la propria fisarmonica.  Anche Liliana si è esibita cantando alcune canzoni di don Domaine, in coppia con Antonio, uno dei partecipanti a questo Stage, anch’egli membro di un Coro valdostano.
Il gran finale di questo Stage è avvenuto nella Sala Consiliare del Municipio di La Salle: nella storica Maison Gerbollier, dove si è esibito il gruppo dei Sallereins al completo (adulti e bambini) con balli e danze studiati ad-hoc da questo gruppo folcloristico.
Poi, alla presenza degli amministratori locali, degli insegnanti e dei responsabili del BREL, sono stati consegnati ai partecipanti gli attestati di partecipazione.  Una foto generale dei partecipanti tra i Sallereins e tanti saluti, hanno concluso l’incontro di La Salle.  Grazie a tutti voi, non mancheremo di tornare ancora nel vostro bel territorio nel prossimo futuro!

  
Insegna del Ristorante La Macina a La Salle (24105 bytes)
Insegna del Ristorante La Macina
nel borgo antico di La Salle - (Foto di E. Fiorentini)
Attestato per stage a La Salle (11859 bytes)
Attestato per la partecipazione allo Stage di La Salle
dal 1 al 3 giugno 2012 - ( rilasciato dal BREL )

Per ricordare i luoghi e i volti delle persone conosciute in questo Stage, presento qui di seguito alcune foto a ricordo dei momenti del week-end di Bain de langue en Patois di La Salle.
Buona visione !


Foto di allievi e insegnanti al "Bain de langue" di La Salle
(1 - 3 giugno 2012)

   
Andrea e il posto auto riservato al BREL a La Salle (13004 bytes)
Andrea al cartello del posto auto
riservato al BREL a La Salle
1-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Andrea e Adele nel Ristorante La Macina a La Salle (13268 bytes)
Andrea e Adele nel Ristorante
La Macina a La Salle
1-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Adele e Viviana nel Ristorante La Macina a La Salle (13585 bytes)
Adele e Viviana nel Ristorante
La Macina a La Salle
1-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
La caratteristica Fontana al piano terra della Maison Grassy a La Salle (40045 bytes)
La caratteristica Fontana al piano terra
della Maison Grassy a La Salle
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Viviana, Palmira, Sylviane, Marie-Claude, Federica, Carla e Adele, alla Fontana della Maison Grassy a La Salle (39089 bytes)
da sx: Viviana, Palmira, Sylviane,
Marie-Claude, Federica, Carla e Adele,
alla Fontana della Maison Grassy
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Parte del gruppo di partecipanti in classe nella Maison Grassy a La Salle (43964 bytes)

Parte del gruppo dei partecipanti in
classe nella Maison Grassy a La Salle
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Liliana, Selena e Andrea iniziano le attività nella Maison Grassy a La Salle (43979 bytes)
Liliana, Selena e Andrea iniziano le
attività nella Maison Grassy a La Salle
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
L’edificio del Museo Etnografico "L’Homme et la Pente" a Cheverel, fraz. di La Salle (52223 bytes)
L’edificio del Museo Etnografico
"L’Homme et la Pente" a Cheverel
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Vetrina all’ingresso del Museo Etnografico di Cheverel, fraz. di La Salle (45659 bytes)
Vetrina all’ingresso del Museo
Etnografico di Cheverel (La Salle)
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
 
Attrezzi agricoli nel Museo Etnografico a Cheverel, fraz. di La Salle (58891 bytes)
Esposizione di antichi attrezzi agricoli nel Museo Etnografico a Cheverel, fraz. di La Salle
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Attilio mostra gli attrezzi nel Museo Etnografico di Cheverel (La Salle) (46643 bytes)
Attilio mostra gli attrezzi nel Museo
Etnografico di Cheverel (La Salle)
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Viviana nel Museo Etnografico di Cheverel (La Salle) (50126 bytes)
Viviana nel Museo Etnografico
di Cheverel (La Salle)
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)

Trebbiatrice a mano nel Museo Etnografico di Cheverel (La Salle) (38144 bytes)

Trebbiatrice a mano nel Museo
Etnografico di Cheverel (La Salle)
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Panoramica sulla sala degli attrezzi agricoli nel Museo di Cheverel (40409 bytes)
Panoramica sulla sala degli attrezzi
agricoli nel Museo di Cheverel
2-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
Zangola a mano nel Museo di Cheverel (38548 bytes)
Zangola a mano nel Museo di Cheverel
2-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
Liliana e allievi nel Museo (40496 bytes)
Liliana e allievi nel Museo
2-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
   
Rastrelliera dei ferri per gli animali nel Museo di Cheverel (42454 bytes)
Rastrelliera dei ferri per gli animali
2-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
Tabella costi per la ferratura degli animali nel Museo di Cheverel (38030 bytes)
Tabella costi per la ferratura degli animali nel Museo di Cheverel
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Parte del gruppo nel Museo di Cheverel ascolta le spiegazioni di Attilio (39932 bytes)
Parte del gruppo ascolta le spiegazioni
di Attilio nel Museo di Cheverel
2-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
   
Selle per cavalcature per animali utilizzate per trasportare pesi (43586 bytes)
Selle per cavalcature per animali
utilizzate per trasportare pesi
2-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
Attrezzi per collegare gli aratri agli animali (41830 bytes)
Attrezzi per collegare
gli aratri agli animali
2-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
Attrezzi per vari usi nel Museo di Cheverel (La Salle) (41124 bytes)
Attrezzi per vari usi
nel Museo di Cheverel (La Salle)
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Gli americani Daniel e Alessia nel Museo Etnografico di Cheverel (46833 bytes)
Gli americani Daniel e Alessia
nel Museo Etnografico di Cheverel
2-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
Facciata della casa che ha ospitato il Re Vittorio Amedeo II nel 1711 (35274 bytes)
Facciata di casa che ha ospitato il Re
di Sicilia Vittorio Amedeo II nel 1711
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
La facciata della casa del Sindaco Cassiano a La Salle (57589 bytes)
La facciata della casa del
Sindaco Cassiano a La Salle
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Sylviane e Viviana indicano i manifesti del BREL (Bain de Langue e Teatro) (44418 bytes)
Sylviane e Viviana indicano i manifesti
del BREL (Bain de Langue e Teatro)
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Nella Cave du Vin de Morgex a La Ruine, con Beneyton (45682 bytes)
Nella Cave du Vin de Morgex, alla
fraz. La Ruine, con il sig. Beneyton
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Nella Cave du Vin de Morgex a La Ruine (38878 bytes)

Nella Cave du Vin de Morgex alla
fraz. La Ruine, durante le spiegazioni
del sig. Beneyton sulle varietà dei vini
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Le donne assaggiano i vini nella Cave du Vin de Morgex (42536 bytes)

Le donne assaggiano i vini
nella Cave du Vin de Morgex
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Promozione su una guida giapponese dei vini della Cave du Vin de Morgex (40437 bytes)
Promozione su una guida giapponese
dei vini della Cave du Vin de Morgex
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Alessia e Daniel all’interno della cantina della Cave du Vin de Morgex (37356 bytes)
Alessia e Daniel all’interno della
cantina della Cave du Vin de Morgex
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Alessia e Daniel nella cantina della Cave du Vin de Morgex a La Ruine (51316 bytes)
Alessia e Daniel nella cantina della
Cave du Vin de Morgex a La Ruine
2-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
Nella cantina della Cave du Vin de Morgex a La Ruine con il sig. Beneyton (47176 bytes)
Nella cantina della Cave du Vin de
Morgex a La Ruine con il sig. Beneyton
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Una botte nella cantina della Cave du Vin de Morgex a La Ruine (45888 bytes)
Una botte nella cantina della Cave
du Vin de Morgex a La Ruine
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Animazione serale con Eliseo nella Maison Grassy a La Salle (35396 bytes)
Animazione serale con Eliseo
nella Maison Grassy a La Salle
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Animazione serale con Eliseo nella Maison Grassy a La Salle (39426 bytes)
Animazione serale con Eliseo
nella Maison Grassy a La Salle
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Animazione serale con Eliseo nella Maison Grassy a La Salle (43540 bytes)
Animazione serale con Eliseo
nella Maison Grassy a La Salle
2-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
 
Liliana racconta la storia di Jean Domaine nelal Maison Grassy a La Salle (64060 bytes)
Liliana racconta la storia di Jean Domaine nella Maison Grassy a La Salle
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Liliana e Antonio cantano le canzoni di don Domaine (39892 bytes)
Liliana e Antonio cantano
le canzoni di don Domaine
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Ernesto Letey canta le canzoni di don Domaine relative a La Salle (41953 bytes)
Ernesto Letey canta le canzoni
di don Domaine relative a La Salle
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Animazione per i gruppi di partecipanti sulle Confreries alla Maison Grassy (35318 bytes)

Animazione per i gruppi di partecipanti
sulle Confreries alla Maison Grassy
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Stendardo di La Salle nella Maison Gerbollier (42583 bytes)
Stendardo di La Salle
nella Maison Gerbollier
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
La Lebarda con strisce con i nomi dei bimbi per San Cassiano (40319 bytes)
La Lebarda con strisce con i nomi
dei bimbi per San Cassiano
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Stendardo de Les Sallereins nella Maison Gerbollier (42821 bytes)
Stendardo de Les Sallereins
nella Maison Gerbollier
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Un membro dei Sallereins con fisarmonica nella Maison Gerbollier (44634 bytes)
Un membro dei Sallereins con
fisarmonica nella Maison Gerbollier
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Presentazione dei Sallereins nella Maison Gerbollier (44747 bytes)
Presentazione dei Sallereins
nella Maison Gerbollier
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
Documento con l’elenco delle attività dei Sallereins (45274 bytes)
Documento con l’elenco
delle attività dei Sallereins
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
   
Nella Joly (BREL) saluta i presenti nella Maison Gerbollier (37135 bytes)
Nella Joly (BREL) saluta i presenti
nella Maison Gerbollier
3-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
Danzatrici dei Sallereins in esibizione nella Maison Gerbollier (38727 bytes)
Danzatrici dei Sallereins in
esibizione nella Maison Gerbollier
3-06-12 (Foto di D. Fusinaz)
Membri dei Sallereins in esibizione nella Maison Gerbollier (12358 bytes)

Membri dei Sallereins in
esibizione nella Maison Gerbollier
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
 
Foto di gruppo dei partecipanti al Ben de Lenva con i Sallereins e con gli amministratori locali nella Maison Gerbollier (126125 bytes)
Foto di gruppo dei partecipanti al Ben de Lenva con i Sallereins e con gli amministratori locali nella Maison Gerbollier
3-06-12 (Foto di E. Fiorentini)
 

          NOTE VARIE:
  1. Le frazioni di La Salle:    ->>> Back
    Le frazioni o villaggi di La Salle, in buona parte ubicati nella parte soleggiata della collina (nell’adret) sono:  Beauregard, Beillardey, Chabodey, Chafferon, Chaffieron, Chaffiery, Challancin, Charvaz, Château, Châtelard, Cheverel, Chez-Borgne, Cottin, Crè, Croix-des-Pré, Derby, Echarlod, Ecours (o Les Cours), Equilivaz, Grassey, La Fenêtre, Le Champ (o Les Champs), Lenteney, Le Pont, Les-Arbety, Les Places, Morge, Moyes, Prarion, Remondey, Villaret, Villarisson, Villair.   Per approfondire la conoscenza dei villaggi e frazioni di La Salle, suggerisco la visione del sito web:
    http://www.comune.lasalle.ao.it/it/storia-e-territorio/il-paese/i-villaggi.html


  2. Chartes pour La Salle:    ->>> Back
    Note tratte dal "Vol. IV - Ville et Seigneurie - Les chartes de franchises des comtes de Savoie, fin XIIe siècle-1343", di Ruth Mariotte-Löber. Volume 4 di "Mémoires et documents publiés par l’Académie florimontane, 1973 - pagg. 266  Editore: Académie florimontane, 1973.  Provenienza dell’originale dalla University of Michigan.   Per approfondire la visione di altre note sullo stesso argomento, dare uno sguardo al seguente sito web:
    http://books.google.it/books/about/Les_chartes_de_franchises_des_comtes_de.html?id=9O8AAAAAMAAJ&redir_esc=y


  3. San Cassiano di Imola (240 circa - 303/305):    ->>> Back
    San Cassiano di Imola fu un martire cristiano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.
    È patrono principale della diocesi di Imola, e compatrono dell’arcidiocesi di Ferrara-Comacchio e della diocesi di Bolzano-Bressanone.   Stabilitosi a Forum Cornelii, l’odierna Imola, vi insegnò Grammatica e Letteratura.   Impartì ad alcuni suoi allievi anche lezioni di "ars notoria", la moderna stenografia.   Educatore della gioventù, non rinunciò a comunicare la fede cristiana ai suoi allievi.   Alcuni cittadini lo denunciarono al Prefetto come "autore di una nuova religione".
    Processato, gli fu ordinato di rinunciare al proprio credo e di sacrificare agli dei della religione romana.   Cassiano rifiutò e fu condannato a morte.   Il giudice impose ai suoi studenti, come pena per averlo ascoltato, di eseguire la condanna con gli stili che essi avevano usato sulle tavolette di cera per scrivere gli insegnamenti di Cassiano.   Il martirio di San Cassiano si colloca probabilmente al tempo della persecuzione dei cristiani ordinata dall’imperatore Diocleziano (febbraio 303 - marzo 305).
    Per approfondire la conoscenza di questo martire cristiano a cui è stata dedicata la cattedrale di La Salle, dare uno sguardo al seguente sito web:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Cassiano_di_Imola


  4. San Tommaso Becket (Londra 1118 - Canterbury 1170):    ->>> Back
    Tommaso Becket fu un arcivescovo cattolico e un santo inglese.   Divenne Lord Cancelliere del Regno d’Inghilterra a partire dal 1154, e fu eletto Arcivescovo di Canterbury e Primate di Inghilterra nel 1162.   Fu ostile al Re Enrico II che intendeva ridimensionare i privilegi ecclesiastici e si mise in contrasto anche con una parte del clero che parteggiava col sovrano e che ne assecondava i desideri.   Venne ucciso il 29 dicembre 1170, da quattro cavalieri nobili di Inghilterra, nella Cattedrale di Canterbury.   Subito fu venerato come santo da molti fedeli nella Cattedrale di Canterbury e, nel febbraio 1173, venne proclamato Santo e Martire dal Papa Alessandro III mentre quest’ultimo era in soggiorno a Segni, nei pressi di Anagni.
    San Tommaso Becket, come Arcivescovo di Canterbury, fu uno dei successori di Sigerico (n. 940 - m. 994) (noto per il suo diario di Viaggio, divenuto percorso base della Via Francigena) e di Sant’Anselmo di Aosta (n. ad Aosta 1033 - m. a Canterbury 1109).
    Per approfondire la conoscenza di questo Santo inglese che viene ricordato anche nella dedica alla chiesa di La Salle, suggerisco di dare uno sguardo al seguente sito web:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Tommaso_Becket


  5. Innocenzo V Papa (Champagny-en-Vanoise 1224 - Roma 1276):    ->>> Back
    Per approfondire la conoscenza di questo Beato divenuto Papa Innocenzo V, forse nato nel villaggio di Les Cours di La Salle, suggerisco di dare uno sguardo ai seguenti siti web:
    http://www.comune.lasalle.ao.it/it/storia-e-territorio/la-parrocchia/beato-innocenzo-v-papa.html
    http://it.wikipedia.org/wiki/Papa_Innocenzo_V


  6. Don Jean Domaine (La Salle 1922 - 2006):    ->>> Back
    Per approfondire la conoscenza del più famoso tra i musicisti sacerdoti: il DON, dare uno sguardo ai seguenti siti web:
    http://corosantorso.com/chdomaine.html
    http://www.csv.vda.it/csv/index.cfm/antea-propone-un-incontro-sulla-figura-di-don-domaine_
    1-9-1437-0.html

    http://www.valico.eu/pdfvalico/journal_n17.pdf
    http://www.eneafiorentini.it/iteatro/canto_2012_GRESSAN.html


  7. Vittorio Amedeo II di Savoia (Torino 1666 - Moncalieri 1732):    ->>> Back
    Il Duca Vittorio Amedeo II di Savoia (detto la Volpe Savoiarda), si trovò nel pieno di guerre europee, tra Spagna e Francia e Inghilterra, Austria e paesi Bassi, a seguito di molteplici rivendicazioni sul possesso del regno di Spagna, dopo la morte del Re Carlo II, senza eredi.
    Già molte volte ebbe a subire guerre di invasione dei francesi di Luigi XIV, subendo gravi sconfitte a Staffarda e a Marsaglia (1693).   Dopo umiliazioni e un periodo di esilio, aderì alla Lega di Augusta nel 1702 e si decise a combattere i francesi attendendo l’aiuto degli eserciti imperiali.
    Alla fine la Francia fu sconfitta e dovette accettare la Pace di Utrecht che, con un atto ufficiale del luglio 1713, consegnava a Vittorio Amedeo II diversi territori in Piemonte e in una parte della Lombardia, ma soprattutto l’intera Sicilia, permettendogli di ottenere anche il titolo di Re, primo della sua stirpe.
    Succesivamente nacquero altre tensioni tra Spagna e Francia, Olanda, Inghilterra, Austria che rivendicavano la libertà dei commerci nel Mediterraneo.
    Nel 1718 scoppiò una nuova guerra tra queste potenze e al termine del conflitto, dopo la sconfitta della Spagna e il suo allontanamento dalla Sicilia, fu stipulato un patto: il "Trattato dell’Aia" (il 20 febbraio 1720), nel quale fu deciso di togliere la Sicilia a Vittorio Amedeo II, e di consegnargli la Sardegna, consentendogli di mantenere il titolo di Re (questa volta di Piemonte e Sardegna) che durerà molto a lungo.
    Per approfondire la conoscenza di questo Duca e poi Re e del suo periodo storico, dare uno sguardo ai seguente sito web:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Amedeo_II_di_Savoia


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Aggiornamento - 10/10/2012