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di lingua franco-provenzale (patois), di un week-end, a Lignan (Valle di Saint-Barthélemy) - dal 27 al 29 marzo 2009 |
Come nel 2008, anche nel 2009 il BREL (Bureau Régional pour l’Ethnologie et la Linguistique),
ha organizzato una serie di "stages di patois" della durata di un week-end, situati in differenti località valdostane.
Queste proposte sono supportate, come ogni anno, dall’Assessorat de l’Education et de la Culture della Regione Valle d’Aosta di cui lo stesso BREL fa parte.
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![]() Panorama serale, da sx, su Monte Faroma, Colle di Vessona, Creste di Vessona e Osservatorio Astronomico di Lignan (Foto di E.Fiorentini) |
L’Osservatorio astronomico di Lignan è uno dei più rinomati d’Italia.
Abbiamo potuto far visita all’Osservatorio, alle sue strumentazioni e, anche se il tempo nuvoloso ci ha impedito di vedere le stelle, siamo stati accompagnati da studiosi nella visita alle varie attrezzature
di questa struttura.
Ci hanno spiegato che sono impegnati in due progetti importanti: un particolare esame degli asteroidi e delle galassie più vicini al nostro pianeta.
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![]() (Foto di E.Fiorentini) | ![]() dal 27 al 29 marzo 2009 - ( rilasciato dal BREL ) |
Così, 21 allievi dei Corsi normali di Patois per adulti, quelli proposti per la "Connaissance Orale" e per il "Théâtre en Patois", hanno abbandonato le lezioni normali in aula e hanno raggiunto Lignan da molte località valdostane, ma anche da più lontano.
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En có, su a la "Cónba dou Bout", najè én dragón catchà pè lo bóc. | Una volta, nel "Vallone del Toro", c’era un drago che si nascondeva nel bosco. Di tanto in tanto saltava addosso ai muli e alle mucche, quando passavano di lì per spostarsi, [c. per salire agli alpeggi o scendere]. E li faceva cascare giù dalle rocce. Gli abitanti del luogo non sapevano più cosa fare. Allora, gli abitanti di Lignan si misero d’accordo, e cominciarono ad allevare un grosso toro che dava potenti cornate e che non era mai uscito dalla stalla. Al posto di portare [tutto] il latte alla latteria, lo davano quasi tutto a bere al toro. Il toro diventava sempre più grosso, tanto che quasi non passava più attraverso la porta della stalla. Allora, quattro tra gli uomini più forti di Lignan, l’hanno legato su una slitta con delle grosse e spesse corde. Hanno messo un mulo davanti [a tirare la slitta], e l’hanno trascinato in basso, fino al "Vallone del Toro". Quando sono stati lì il drago è uscito, allora gli uomini hanno tagliato immediatamente le corde con un coltello, e il toro ha attaccato il drago. Il toro e il drago si sono tanto battuti, e alla fine sono entrambi caduti, tutti coperti di sangue, giù dai dirupi, e il torrente se li è portati via. Da allora, a quel posto lì hanno dato il nome: "il Vallone del Toro". |
(Leggenda letta a Lignan il 29/3/2009 da Ferruccio Deval) |
Il sabato sera (28/3), dopo la visita all’Osservatorio astronomico, tutto il gruppo di allievi e di insegnanti è ritornato
all’Ostello per partecipare ad una esibizione musicale e di danze dei "Trouveur Valdotèn".
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Con la fine del mese di aprile 2009, si avvicina il termine dei Corsi regolari di Patois e di Teatro ad Aosta, e si sta avvicinando il momento della presentazione della nostra nuova Pièce, di cui dò cenno in altre pagine di questa
sezione.
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Foto di allievi e insegnanti al "Bain de langue en Patois" a Lignan |
![]() Panorama su Lignan e sui monti della valle centrale 27-03-09 (Foto di E.Fiorentini) |