Il pellegrinaggio di Brandon Wilson
sulla "Via Francigena"

(L’interessante racconto di Brandon Wilson sul suo pellegrinaggio
sulla "Via Francigena" di Sigerico)



Logo Francigena


La Via Francigena
Viaggiando sui Sentieri del Paradiso

di Brandon Wilson, © 2005, tutti i diritti riservati
  


Brandon Wilson su uno dei sentieri di pellegrinaggio:
la Via di Sant’Olav in Norvegia
(Tutte le foto sono di B. Wilson)


Nel mondo intero, così come è noto, c’erano tre strade per il Paradiso all’inizio dell’era Cristiana.
La prima è rappresentata dal Cammino di Santiago che serpeggia per 500 miglia [circa 700 km] attraverso la parte nord della Spagna.   Questo itinerario è stato percorso da milioni di fedeli per secoli per rendere omaggio alle relique dell’apostolo San Giacomo a Santiago de Compostella.
Certamente, il percorso da Roma, centro della Santa Sede, verso Gerusalemme deve essere considerato tra questa santa "Trinità".

Roma - Basilica di San Paolo
Cristo e Santi - abside con mosaici
ordinati da Papa Onorio III e
costruiti tra il 1220-1230 d.C.
(32769 bytes)
Roma - Basilica di San Paolo (fuori le Mura) - Cristo e Santi
abside con mosaici ordinati da Papa Onorio III e costruiti tra il 1220-1230 d.C.

Ma in seconda posizione, e con sempre maggiore popolarità, c’è la Via Francigena (la strada dei Franchi).   Questo importante itinerario, le cui origini risalgono almeno prima del settimo secolo, solo recentemente ha ricevuto il riconoscimento ufficiale che ampiamente meritava.
Originariamente la Via Francigena (VF) si allungava da Canterbury (Inghilterra), come una grande rete di tracce e sentieri.   Come ognuno sa, la sua esistenza fu inizialmente documentata sul diario di Sigerico, Arcivescovo a Canterbury, che ritornò [in questa località, da Roma - ndr] seguendo questo itinerario nel 990.   Anche se ci sono ancora dispute sull’argomento, molti convengono che questa "Via" esistesse già molto tempo prima del viaggio di Sigerico e che fosse già considerata uno dei maggiori itinerari che attraversavano il continente [europeo - ndr] da nord a sud e che venivano seguiti dai primi re, commercianti, artisti, così come da eserciti di invasori.
Tuttavia, man mano che il pellegrinaggio, come atto di penitenza, diminuì di popolarità, i sentieri furono sostituiti da più sofisticate strade e le guerre produssero nuove linee nazionali di confine che hanno spostato [i percorsi - ndr] con sorprendente regolarità, così che questo antico itinerario perse importanza e rimase pressoché dimenticato per secoli.
Oggi, grazie agli sforzi dell’ "Association Via Francigena" (con sede a Roma) [ho già ricordato a Brandon che oggi in Italia operano circa 30 Associazioni che si sforzano per promuovere la Via Francigena -tra cui la nostra-, oltre a quella citata - ndr] e del Consiglio d’Europa che ha recentemente riconosciuto la Via Francigena [nel 1994 e nel 2004 - ndr] come "Itinerario Culturale Europeo", questo Sentiero storico sta rinascendo, come la fenice, dalla cenere dell’oscurità storica.

Francia - Fiume ad Ornans -
Una bellissima area lungo la strada
(24816 bytes)
Francia - Fiume ad Ornans: una bellissima area lungo la strada

Recentemente sono apparsi nuovi libri-guide per i moderni pellegrini.   E sono in corso nuovi sforzi per migliorare la segnaletica lungo il percorso con targhe che rappresentano il logo del pellegrino [si sta in effetti cercando di trovare una segnaletica "comune e omogenea" lungo tutto il percorso - ndr], per ottenere il supporto di Associazioni locali e nazionali di escursionismo e di alpinismo, in modo da spostare il sentiero dalle strade a due corsie, spesso trafficate, verso aree di campagna più tranquille oppure sulle tracce ancora evidenti del percorso originale e per promuovere la Via Francigena in Europa e nel resto del mondo.
Nei primi tempi, sicuramente i pellegrini dovevano affrontare banditi, terribili malattie, lupi, attraversamenti difficili e rischiosi di fiumi e pericolosi incontri con eserciti ostili.   Oggi quelle sfide non esistono [quasi - ndr] più, e ciò permette ai nuovi viaggiatori di effettuare il proprio cammino con minori sofferenze.
Come primo Americano che ha completato il viaggio di 1155 miglia [circa 1600 km - ndr] dalla Valle d’Aosta, appena a sud del confine svizzero, fino a Roma nel 2000, e nel 2002 dalla Svizzera a Canterbury, posso confermare che porterete il ricordo di questo viaggio con voi per tutta la vita.
Se vi trovate in buone condizioni fische, con perseveranza e relativamente con passo facile, potrete camminare sull’intero percorso in circa 60-80 giorni.
Ma ancora, a chi importa la velocità?
A differenza dei frenetici itinerari pre-pianificati di altri tipi di viaggi moderni, è importante ricordare che il trekking sulla Via Francigena non è una gara.   In effetti è un viaggio realizzato a un passo per volta che rallenta il ritmo dei vostri pensieri e apre il vostro cuore.

Un simbolo della fede
lungo il percorso della VF
(24602 bytes)
Un simbolo della fede lungo il percorso della VF

Ciascuno cammina al proprio passo, da solo o in gruppo.   Seguendo gli appositi segnali, o una guida aggiornata, potrete camminare per 12-20 miglia [circa 16-28 km - ndr] al giorno.   In definitiva, ciò dipende dalle condizioni meteo (caldo, freddo o pioggia) e dalle vostre condizioni fisiche e attitudini.   Ugualmente è importante verificare la situazione dei paesi attraversati, cioè se in essi ci sono condizioni per la sosta serale (molti offrono poco o nulla), oppure parrocchie che hanno un atteggiamento benevolo con i pellegrini.   Presso alcune persone locali, il concetto del "pellegrino" è più estraneo di quello dell’Euro.   Spesso ho ricevuto strani sguardi, così vestito, mentre mi trascinavo all’interno delle città bruciato dal sole e dal vento e con uno zaino carico sulle spalle.   In una occasione, una signora impugnò nervosamente uno spillone mentre io e un altro amico pellegrino la superavamo sullo stesso lato del marciapiede.   Un altro giorno, sotto una pioggia battente, siamo stati obbligati a presentare le nostre carte di identità ad un evidentemente annoiato posto di polizia locale.   Assumendo un’espressione un po’ ricercata, ci volemmo divertire presentando le nostre credenziali di pellegrini agli sbigottiti funzionari.
Prima di partire per questo pellegrinaggio, consigliamo di contattare la servizievole "Association Via Francigena" per richiedere questo documento simile ad un passaporto.   Le "Credenziali del pellegrino Romeo", con le sue origini medioevali, vi identifica come un "vero" pellegrino, e non come qualche impostore che voglia trarre un vantaggio durante il cammino, chiedendo ospitalità alle popolazioni locali.   Arrivando alla sera in qualsiasi villaggio, potete presentare le vostre credenziali presso chiese, cattedrali o basiliche e otterrete un timbro dal prete o anche da un modesto arcivescovo, come quello che pose il suo timbro sulle mie credenziali a Viterbo, in Italia.
Lungo il cammino, in qualche modo, questo passaporto ha molti usi pratici.
Infatti vi presenta come pellegrino, è un buon mezzo per iniziare una conversazione, un modo per creare stupore tra le persone locali, e può far aprire spesso le porte di parrocchie locali, monasteri e conventi per poter dormire a basso costo o con il versamento di piccole offerte o semplicemente a gratis.   Questa è una esperienza da non perdere!

Pitture storiche
a San Gimignano
(73973 bytes)
Pitture storiche a San Gimignano

Certamente, potresti scegliere un posto per dormire presso i migliori hotel del territorio, Bed & Breakfasts oppure in stazioni termali e di soggiorno.   Ma, per me, è stato importante rimanere fedele al concetto del pellegrinaggio e certamente è stato più memorabile potermi riposare in questi storici istituti religiosi.   La possibilità di "spezzare il pane" e "condividere" il vino Chianti con i frati Francescani, Agostiniani o Cappuccini è stata una scelta, per me, senz’altro preferibile rispetto a quella di soggiornare in un qualsiasi anonimo hotel.
(Inoltre, viaggiando leggero con un solo piccolo zaino, non ho mai avuto dubbi nel fare questa scelta.   Non avevo nulla di aggiuntivo per vestirmi).
Trasportando il vostro zaino, capirete in fretta quali sono le cose più importanti nel cammino e, forse, nella vostra vita.   Caricarsi di un peso più importante è da controbilanciare con una maggiore consistenza muscolare e con un numero maggiore di vesciche.   Quindi, lasciate a casa tutto ciò che non sia estremamente necessario.   Riempite lo zaino con le cose che vi servirebbero per una escursione di un fine settimana in montagna.   Non è necessario trasportare un fornello e/o una tenda.   I posti per l’approvviggionamento alimentare sono numerosi ed eccezionali.   E’ un’ottima idea portare con sè un leggero sacco-letto, poiché molte parrocchie non hanno letti, consentendo a ciascuno di sistemarsi per la notte, mettendo a disposizione, a volte, materassi, lenzuole, coperte, ecc..
Ecco, ancora, perché conviene tenere una piccola guida a portata di mano, specialmente quelle che vi suggeriscono un [buon - ndr] luogo di sosta.   Oggi, sotto molti aspetti, chiunque segua questo itinerario si sentirà un "pioniere" della nuova Via Francigena.
Anche se in molti villaggi, i preti sono generalmente curiosi, consenzienti e disponibili a fornire un supporto ai pellegrini, tuttavia molte parrocchie non sono organizzate per gestire le richieste di ospiti che vogliano sostare per la notte.
Stranamente, ho scoperto che, qualche volta, le più opulenti cattedrali e le più ricche parrocchie erano le meno disposte per l’ospitalità rispetto a quella fornita dalle chiese più piccole presenti nei villaggi, con i muri che si sgretolavano.
Non c’è nulla di più sconfortante sul tuo cammino, dopo una marcia di oltre otto ore (magari sotto un caldo opprimente), arrivare ad una maestosa chiesa, presentare le tue credenziali ad un sorridente prete per ottenere il suo timbro, e sentirti dire: "qui non c’è posto per dormire".
E questo succede spesso!
Non dovete sorprendervi quando vi sentirete dire che la città "tal dei tali" si trova solamente a 10 km più avanti.   Solo pochi capiscono che ciò comporta un ulteriore cammino di diverse ore proprio mentre il cielo si sta oscurando.
Ma ciò è un’eccezione.

Giovanni Favari tra i due
pellegrini Juan Ignacio e
Brandon sulle rive del Po
in attesa dell’attraversamento
(121665 bytes)
Giovanni Favari tra i due pellegrini Juan Ignacio e Brandon
sulle rive del Po, in attesa dell’attraversamento

Normalmente, ho scoperto che i Francesi e gli Italiani sono assai piacevoli e generosi.   Alcune tra le mie più vive memorie di questo viaggio si riferiscono a quelle riunioni notturne spese per migliorare il mio storpiato italiano e per comunicare con i curiosi abitanti dei villaggi attraverso il mio goffo gesticolare delle mani.   [Nella gente - ndr] c’era una generale meraviglia nel sapere che qualcuno volesse camminare verso Roma, tanti occhi spalancati [di persone - ndr] affascinate dai racconti sulla Via Francigena, e una genuina cordialità che non trovereste mai nei più sofisticati locali delle maggiori mete turistiche.   Dal semplice venditore ambulante di frutta che non volle accettare alcun pagamento per la sua mela, a quel proprietario di caffé che, una mattina, mi offrì un fumante espresso, o al prete di quella piccola città, la cui donna di casa e sua madre ci trattarono come re e piansero quando le lasciammo, a quel sindaco di quel villaggio che mi consentì di usare l’unica connessione a Internet per controllare la mia posta eletronica, alle suore di Santa Giustiniana che mi accolsero per la notte e mi nutrirono quando non fui più capace di camminare oltre, fino a quell’affabile paracadutista della 2° guerra mondiale, che aveva fatto la guerra tra le truppe alleate con gli Americani, che mi ha offerto un bicchiere di vino per brindare in ricordo dei suoi compagni di guerra.   Questi amici sono stati alcuni dei tesori insospettati trovati lungo la Via Francigena.

Due signore con il
pellegrino Juan Ignacio a Robbio
(21188 bytes)
Due signore con il pellegrino Juan Ignacio a Robbio

E allora, chi cammina oggi sulla Via Francigena?
A differenza delle migliaia di pellegrini che affrontano il "Camino de Santiago", oggi ti sentirai ancora un "pioniere" sulla Via Francigena.   Durante il mio pellegrinaggio sulla "Via" alla fine del 2000, il mio compagno "pellegrino", per le prime due settimane, è stato Juan Ignacio Preciado, un ingegnere Basco che partecipò con me nel 1999 in una parte del trekking sul Camino de Santiago.   Sulla Via Francigena, in oltre 4 settimane di cammino, ho incontrato un totale di sei altri pellegrini: un ciclista francese diretto a Gerusalemme e cinque ciclisti tedeschi diretti a Roma.
E ancora, cosa attrae oggi i pellegrini sulla Via Francigena?
Essa continua ad essere una "odissea" spirituale.
Una vera occasione per chiudere fuori le distrazioni di un mondo sempre più affannato, per meditare, per riaffermare la vostra fede, per una ricerca di risposte, per trovare un’ispirazione.
Questo è un luogo perfetto più simile ad un cammino di meditazione che a una corsa di maratona.   Le opportunità per serene riflessioni dovrebbero aumentare nel tempo [e con la durata del cammino - ndr], non appena il sentiero si allontana dalle più pericolose strade asfaltate.
L’ "Association Via Francigena" [e molte altre Associazioni, come la nostra - ndr] sta lavorando per favorire ciò con le amministrazioni pubbliche locali e con i proprietari di terreni.
Tuttavia, al momento, è bene essere preavvisati [di che tipo di strade si possono incontrare lungo la VF - ndr].   Gli italiani, anche se guidatori coscienziosi, amano spingere le loro automobili Fiat [ormai non più solo quelle - sight! - ndr] fino al limite.   Le strette vie principali sono inghirlandate da piccoli monumenti a ricordo di guidatori o di pedoni morti.   Qualche tratto di percorso metterà alla prova il vostro coraggio, la vostra fede e devozione.   Il vostro angelo custode lavorerà in straordinario.   Ma le strade di campagna in Francia e i sentieri ben segnalati in Svizzera e nel sud-est dell’Inghilterra sono un puro piacere.
Questa è la "Via" per immergervi nelle culture locali e per viaggiare attraverso il tempo.

Il Duomo di Siena
(31285 bytes)
Lo splendido Duomo di Siena

La Via Francigena offre molte opportunità per scoprire gioielli artistici e preziose architetture, come lo splendido Duomo marmoreo di Siena, o le vicine città "museo vivente" di Lucca e di San Gimignano.   E’ una occasione unica per vagabondare sulle strade degli antichi Romani; per esplorare castelli, per scoprire fontane scolpite minuziosamente, affreschi, sculture e sante reliquie nascoste in piccole cappelle e chiesette lungo la via.   Un’occasione per fare esperienza con festival locali come la "Coucroute Celebration" e la "Vendemmia" nella regione della Champagne [in Francia - ndr].
Per alcuni, si tratta semplicemente di una opportunità per prendere parte ad una grande tradizione di vagabondare sullo stesso sentiero e con lo stesso spirito (guadagnando gli stessi dolori muscolari e le vesciche) come migliaia di pellegrini del millennio passato.
Una vera gioia è l’esplorazione delle tradizionali raffinatezze italiane, dalle specialità di Pontremoli, i deliziosi bocconi di funghi terragnoli, alle favolose mozzarelle di bufalo di Roma, che si sciolgono in bocca.
Tutte le delicatezze della vostra cucina favorita sono qui: dalle abbondanti e gustose castagne che stanno ai vostri piedi, disponibili per essere raccolte, alle succulente pizze al Gorgonzola e alla fonduta del nord delle Alpi.   E ovviamente, nessun soggiorno potrebbe essere completo senza assaggiare l’incredibile varietà dei vini.   E allora dovete sorseggiare i rari "champagne" locali direttamente nelle loro cantine, assaggiare i freschi vini bianchi della regione di Losanna, assaporare i deliziosi vini bianchi "gelati" nei caffé d’angolo sulle strade da Aosta al mar Ligure.   E poi continuate la vostra ricerca da buongustaio più a sud con i vigorosi vini rossi Toscani, dal Chianti al rintemprante Brunello di Montalcino, mentre vi dirigete verso il sereno lago di Bolsena.


La Cattedrale di Canterbury
(26506 bytes)
La Cattedrale di Canterbury

Se iniziate il viaggio a Canterbury, potreste essere interessati a partecipare ad una speciale benedizione nella Cattedrale di Canterbury.   Appena arrivate a Roma, un interessante modo per terminare il vostro pellegrinaggio è quello di partecipare ad una udienza pubblica, tenuta dal Papa ogni mercoledì mattina, a partire dalle ore 10 (così è al momento di questo scritto) [ed è così tuttora - ndr].
Per me, ciò è stata una valanga emozionale.
E’ un sorprendente contrasto camminare da soli tra gli ultimi pastori e le loro greggi per poco tempo e quindi spuntare in Piazza San Pietro entro un’ora.
Forse, qualche centinaia di migliaia di persone, arrivate a Roma per celebrare il Grande Giubileo del 2000, erano rinchiuse attorno e di fronte a un piccolo pontefice mentre era inquadrato da schermi televisivi che coprivano due piani di palazzi.
I fedeli erano arrivati qui da tutto il mondo.
Ma io, forse, ero l’unico pellegrino che ero arrivato qui a piedi.
Mentre siete di fronte alla Basilica di San Pietro, fate visita al rappresentante dell’ "Association Via Francigena", presso la sede che è situata presso l’ufficio delle Poste Vaticane, alla vostra sinistra avendo alle spalle il podio del Papa.   Qui potrete ricevere un caloroso "benvenuto" e una cartolina postale del Vaticano timbrata con la data del vostro giorno d’arrivo a Roma.
Ed infine, non è importante quale sia stata la vostra motivazione per questo viaggio, ma lasciatevi il tempo per farvi prendere dal "magico" di questa esperienza, dall’ispirazione, vostri silenziosi compagni lungo il cammino.
Inoltre, le antiche vestigia, il rilassamento, il cibo e l’aria frizzante, torneranno alla vostra memoria ogni giorno della vostra vita, favorendo un maggiore e prezioso ricordo della Via Francigena.
Voi cambierete!
La vita non sarà più uguale a prima.
E, forse, riuscirete a trovare le risposte che veramente cercate.

Buon viaggio!

E, come dicono gli italiani: "Sempre diritto!"


Possano le stelle illuminare la vostra via e possiate trovare la strada interiore.
In avanti!

(saluto tradizionale Irlandese di commiato)


Roma - Piazza San
Pietro e Basilica
(38338 bytes)
Roma - Piazza San Pietro e Basilica



ULTERIORI INFORMAZIONI:

Periodo migliore per partire: da Maggio a Settembre, ovviamente siate organizzati bene per il caldo o la pioggia.
Città di accesso alla "Via": Se si parte da Canterbury (Inghilterra), Londra è la scelta più logica.
Se avete solo la possibilità di camminare per una sola parte della Via Francigena, allora Ginevra permette un’avvicinamento comodo a Losanna che si trova a circa metà percorso; oppure Milano per i punti della "Via" più a sud.
Monete: Euro e Sterlina inglese.
Punti di sosta: Ampie possibilità, da Bed & Breakfast, piccoli hotel locali, conventi, ostelli e campeggi a lussuose residenze.

Per informazioni aggiuntive:
- L’ "Association Via Francigena" offre informazioni, credenziali per i pellegrini e pubblica piccole guide.   http://www.francigena.ch/?id=en-welcome

- "Iubilantes" è una attiva organizzazione italiana di pellegrinaggio culturale, basata su volontari, che pianifica viaggi in tutto il mondo.   http://www.iubilantes.it

- La Via Francigena, 1000 Years Later (1000 Anni Dopo), è una guida per la VF, in inglese e italiano, Gianfranco & Claudio Bracci, NaturArte, con mappe, storia e fotografie, 2000

Altri libri correlati:
- "The Art of Pilgrimage", La guida per i ricercatori di viaggi sacri, Phil Cousineau, Conrari Press, 1998

Questo è stato il terzo trekking per l’autore [Brandon -ndr].
Il primo e' stato un trekking di 650 miglia [di circa 900 km - ndr], da Lhasa (Tibet) a Kathmandu, quando lui e sua moglie, solamente accompagnati dal loro cavallo tibetano, divennero la prima coppia occidentale ad effettuare un trekking su un antico percorso di pellegrinaggio attraverso le pianure Himalayane.   Questa esperienza è stata il soggetto del nuovo libro: "Yak Butter Blues": Un trekking tibetano di fede.
Ti consiglio di visitare questo sito:  http://www.YakButterBlues.com  per leggere una breve recensione.


Firmato:  © Brandon Wilson,
2004-2005, tutti i diritti riservati
(Hawaii)

Data di autorizzazione alla pubblicazione:  mercoledì 5 aprile 2006, ore 19.45
Fotografie di:  Brandon Wilson



NOTE FINALI:
(di Enea Fiorentini)

[ Vi prego di non dimenticare le proposte e il supporto offerti dalla nostra organizzazione nazionale "Giovane Montagna - (G.M.)":   http://www.giovanemontagna.org , dando uno sguardo alle pagine relative alla Via Francigena:   http://www.giovanemontagna.org/francigena.asp .
Inoltre, la sezione G.M. di Roma (in particolare il "gruppo" formato da Alberto Alberti - Giuliano Borgianelli Spina - Enea Fiorentini - Prospero (Rino) Villani) è coinvolta nella promozione della "Via" e le persone sopracitate hanno prodotto, nel 2005, una nuova Guida presentata in questa pagina più sotto:  http://www.giemmeroma.org/libro_francigena.html .
Se volete, potete visitare il mio sito web e dare uno sguardo alle 4 sezioni dedicate alla "Via", che contengono molte informazioni:  http://www.eneafiorentini.it  (sfortunatamente quasi esclusivamente in lingua italiana).
Infine, desidero ricordare ai visitatori di dare uno sguardo alla nostra nuova guida che spiega dettagliatamente i percorsi dell’ultima parte del lungo viaggio: da Siena a Roma.   Il titolo della guida è: "I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma"), ed essa è stata pubblicata da RAI-ERI nel luglio 2005.   Potete vedere la copertina e leggere una breve recensione su questa pagina:  http://www.eneafiorentini.it/irecelib/irec16.html ]


(N.B.: Le frasi contenute in parentesi quadre [.. abcde .. - ndr] con l’indicazione (-ndr), sono frasi mie e non dell’autore e sono state inserite per chiarire meglio il contesto.)



A inizio testo A inizio testo  |  A Presentazione di Wilson A Presentazione di Wilson  | 
A Cronaca in inglese di Wilson A Cronaca in inglese di Wilson  |  A Menu Contributi A Menu Contributi

Aggiornamento - 10/04/2006