VIA "G.M. ROMA" ALLA TORRE ELENA

(La descrizione dell’accesso e delle difficoltà)


Schizzo di rocciatore
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Via "G.M. Roma" alla Torre Elena
aperta da Soci esperti per permettere una diffusione
di questa attività sportiva nell’ambito dell’Associazione
Giovane Montagna - Sezione di Roma

Gruppo dei Monti Ausoni - Lazio
Torri di Leano
(Torre Elena mt. 350 e Punta Giovanna mt. 450)
Pareti di arrampicata a partire dai 250 mt. slm


Nome Via: G.M. Roma
Primi Salitori: Aldo Beccaria ed Enea Fiorentini
Data: Settembre 1998
Dislivello: mt. 40
Difficoltà: 3°+, un passo di 4°-
Materiale: normale dotazione alpinistica con qualche rinvio ed alcune fettucce.

Accesso:
Da Roma, si raggiunge Terracina.  Da questa località, dove ci si può rifocillare presso bar e fontanelle, si torna indietro, sulla S.S.7 Appia, per circa 3,5 km. fino a raggiungere il bivio della località La Fiora.  Seguendo una piccola strada asfaltata che piega decisamente a destra, si raggiunge una casa cantonale vicino ad un passaggio a livello ferroviario.  Si parcheggia l’auto e si inizia a salire a piedi lungo tracce di sentiero, avendo come obiettivo la piccola Selletta che divide la Punta Giovanna (a sinistra) dalla possente Torre Elena (a destra), che sono il "cuore" delle famose pareti di arrampicata sportiva, conosciute col nome di Torri di Leano, scoperte negli anni ’50 da rocciatori romani e costantemente valorizzate ed ampliate.
Si raggiunge questo piccolo valico dopo aver superato un dislivello di circa 300 metri, lungo un ripido e tortuoso percorso tra fitta vegetazione.


Salita:
Sulla Selletta, di fronte alla Via dei Diedri Paralleli della Punta Giovanna, inizia il canale-diedro della Via Normale della Torre Elena.   Dopo i primi 15 metri, la Via Normale piega a sinistra e, per cenge, raggiunge la cima della Torre.
La Via "G.M. Roma", sale questo primo canale-diedro della Torre Elena, in comune con la Via Normale, fino al chiodo sovrastante una piccola cengia (15 mt., 3°+, 1 ch.).   Poi, piega a destra salendo una paretina (a volte con vegetazione), e raggiunge un diedro-camino, che si apre al di sopra di una paretina con pochi appigli.   Si sale la paretina e si entra nel diedro-camino con la tecnica dell’opposizione del corpo, con la schiena su una parete e i piedi sull’altra.   Si sale tutto il diedro-camino e si esce su un terrazzino sulla destra (10 mt., 3°+, un passo di 4°-).   Per una crestina facile si raggiunge la sommità della Torre Elena (15 mt., 3°).


Discesa:
Raggiunto il pianoro sommitale della Torre Elena, si percorrono poche decine di metri verso sinistra (Nord) fino ad incontrare le roccette che indicano il percorso in discesa della Via Normale.   Si scende questo ripido pendìo verso sinistra, facendo molta attenzione e si raggiunge il chiodo al di sopra del canale diedro iniziale.   Si segue questo canale fino a tornare alla base delle pareti, sulla Selletta.


Note:
La Via "G.M. Roma", alta 40 metri, è di limitata difficoltà e si presta bene per l’addestramento di coloro che si avvicinano all’arrampicata sportiva e che frequentano i corsi della G.M.   Sulla Via, sono presenti alcune protezioni (1 chiodo ed alcune fettucce), ma si consiglia di portare altre protezioni al seguito.
La Via "G.M. Roma" è stata già percorsa da alcuni soci G.M. il 25 ottobre 1998, durante la programmata uscita annuale dedicata alla "Palestra di Roccia G.M.".   Comunicazioni su questa Via sono già apparse sui Notiziari Sezionali: N.5 del 22/9/1998, N.6 del 28/10/1998 e N.1 del 27/2/2001.

Scheda tecnica di E.Fiorentini
(29 gennaio 2001)


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Aggiornamento - 10/12/2003