Escursione su un lungo percorso della Via Francigena
nel Lazio, con i soci del CAI di Aosta (7-12/10/2019)

(In cammino sui sentieri storici da Viterbo a Roma)



Cronaca dell’Avvicinamento a Viterbo
(Lunedì 07-10-2019)

Escursione organizzata dal CAI di Aosta
e guidata nelle ultime 5 tappe da Enea Fiorentini
(socio del C.A.I. sez. di Roma e della G.M. ["Giovane Montagna"] sez. di Roma)


Cronaca a cura di Enea Fiorentini
 


Cartello della velocità sul treno Freccia Rossa durante il viaggio da Torino a Roma
07-10-2019 - (Foto di E.Fiorentini)


La Cronaca dell’avvicinamento...
Lunedì 7 ottobre 2019 - (Aosta - Torino - Milano - Roma - Viterbo)


 
Partenza da Aosta per Torino su treno bimodale
 07-10-2019 - (Foto di E.Fiorentini)

Partenza da Aosta per Torino su treno bimodale
 07-10-2019 - (Foto di E.Fiorentini)

Il Treno Freccia Rossa 1000 alla stazione di Milano Centrale
 07-10-2019 - (Foto da Wikipedia-Trenitalia)

Arrivo all’Istituto San Paolo dei Cappuccini a Viterbo
 07-10-2019 - (Foto di E.Fiorentini)

Arrivo all’Istituto San Paolo dei Cappuccini a Viterbo
 07-10-2019 - (Foto di E.Fiorentini)

Chiesa San Paolo ai Cappuccini di Viterbo
 07-10-2019 - (Foto di E.Fiorentini)


Come programmato, parto dalla stazione FFSS di Aosta alle ore 7,28 per Torino (Porta Nuova) e salgo per la prima volta sul nuovo treno bimodale (diesel ed elettrico) che mi permetterà di arrivare direttamente a Torino senza cambiare treno a Ivrea e a Chivasso, come fatto fino ad oggi da quando uso il treno in queste località.  Infatti, per il lettore non valdostano di queste pagine, ricordo che il tratto ferroviario tra Aosta e Ivrea, inaugurato nel 1886, è rimasto non elettrificato da allora.  Da piccolo mi divertivo a vedere le locomotive a vapore con il loro pennacchio bianco grigio e accettavo di ricevere il fumo negli occhi quando mi affacciavo fuori dai finestrini.  Poi si sono succedute le locomotrici diesel, dalle famose "littorine" a quelle via via più moderne, ma sempre sulla stessa linea ferroviaria antica.  Salgo a bordo e attendo l’arrivo di don Ivano Reboulaz, responsabile della sezione CAI di Aosta che, per ragioni di impegni personali, come me, ha potuto partecipare al trekking sulla Via Francigena, partendo solo da Viterbo.
Anche don Ivano arriva e ci sistemiamo in una delle nuove carrozze.  Questa volta il viaggio verso Torino è più comodo delle altre volte, non solo per aver evitato il cambio di treni, ma anche per il fatto che abbiamo bagagli pesanti al seguito.  Questa volta il viaggio verso Torino è più comodo delle altre volte, non solo per aver evitato il cambio di treni, ma anche per il fatto che abbiamo bagagli pesanti al seguito.  Tuttavia questo nuovo treno non è velocissimo a causa delle numerose fermate in molte stazioni lungo questa tratta.  Inoltre, tra le stazioni di Porta Susa e Porta Nuova di Torino il treno accusa ancora un po’ di ritardo.


Così, raggiungiamo la stazione principale di Torino con una decina di minuti di ritardo rispetto all’orario previsto delle ore 9,35.
Riusciamo però a prendere il nostro "Freccia Rossa" in tempo prima della sua partenza delle ore 9,50.
Avendo fatto la prenotazione in tempi diversi, ci troviamo assegnati i posti in carrozze diverse, quindi io e don Ivano, saliti a bordo, ci dividiamo per raggiungere le nostre carrozze e ci diamo l’appuntamento alla stazione di Roma Termini.  Il viaggio verso Roma è velocissimo e questo treno (ci troviamo sul nuovo modello TI FR 1000) spesso supera i 250 km/h.  Come previsto raggiungiamo la stazione di Roma Termini attorno alle ore 14,07.


Scendiamo dal treno e ci riuniamo alla testata del binario.  Poi attraversiamo tutto il piazzale interno della stazione per raggiungere i binari destinati ai treni locali.  Saliamo a bordo di uno di questi che parte alle ore 14,27 e che ci porta alla vicina stazione di Roma Ostiense dopo 10 minuti.  Scendiamo qui e ci avviciniamo alla banchina del treno "regionale veloce" (RV24060) che ci condurrà a Viterbo.  Quest’ultimo arriva alle ore 15 e riparte, con noi a bordo, alle ore 15,02.  Conosco bene il territorio laziale attraversato in questo ultimo viaggio, avendolo percorso tante volte (a piedi, in bicicletta, in auto e in treno) e rivedo questi luoghi sempre con piacere.  Finalmente, raggiungiamo la stazione di Viterbo Porta Romana attorno alle ore 16,43, come previsto.

Scendiamo dal treno e abbandoniamo la stazione inoltrandoci a piedi in questa zona della città.
Attraversiamo alcune strade che contornano le possenti e alte mura di Viterbo.
Transitiamo davanti alla famosa Porta Romana, uno degli ingressi principali della città, che permette l’accesso al centro storico.  Poi, su altre strade della zona sud-est di Viterbio e attraversando alcune piazze, raggiungiamo la lunga strada IV Novembre e, su questa, la piccola Via San Crispino.  Su quest’ultima, arriviamo finalmente all’Istituto San Paolo dei Cappuccini di Viterbo.  Qui, troviamo gli amici del CAI di Aosta che sono appena arrivati dal cammino odierno: Montefiascone-Viterbo e che si stanno sistemando nelle camerate messe a nostra disposizione.  Ci sistemiamo in una camerata e prepariamo la branda per la notte, poi ci raduniamo in una saletta dell’Istituto.  Insieme con Maurizio, un ragazzo socio del CAI di Viterbo che ha accompagnato il nostro gruppo nella tappa odierna, ci rechiamo in un bar della zona (il Blu Bar) per brindare con un aperitivo.  Arrivati al bar, ci raggiungono la presidentessa della sezione CAI di Viterbo (prof.ssa Stefania Di Blasi) e il vice presidente (Francesco Manieri, past-president e marito della attuale presidente).  I responsabili del CAI locale ci raccontano le loro attività effettuate negli ultimi anni insieme con i 500 soci e, soprattutto, il lungo lavoro di rinnovamento della segnaletica sui sentieri della Tuscia, tra Alto Lazio e Toscana.  In particolare, ci ricordano la loro attività per il rinnovo della segnaletica lungo il tratto della Via Francigena dell’Alto Lazio e, nel proseguo del nostro cammino sulla Via Francigena, noteremo la grande diffusione della segnaletica messa in opera dal CAI di Viterbo.  Al termine del brindisi e della piacevole chiacchierata, ci spostiamo tutti al ristorante "Semplicemente Scaletta" in Via delle Fortezze, poco distante da Porta Romana, per la cena conviviale.  Poi, dopo i saluti con gli ospiti a fine cena, si ritorna all’Istituto dei Cappuccini per il riposo notturno.

Enea Fiorentini
Socio CAI (sezione di Roma) e Socio della Associazione "Giovane Montagna" (sezione di Roma)
Membro accademico del GISM [Gruppo Italiano Scrittori di Montagna], residente ad Aosta
 
da sx: al "Blu Bar" il vicepresidente del CAI
di Viterbo F.Manieri, la presidente S. Di Blasi
e il socio Maurizio del CAI di Viterbo
 07-10-2019 - (Foto di E.Fiorentini)
Il gruppo del CAI di Aosta
al brindisi al "Blu Bar" di Viterbo
con i responsabili del CAI di Viterbo
 07-10-2019 - (Foto di E.Fiorentini)
Il gruppo del CAI di Aosta
al brindisi al "Blu Bar" di Viterbo
con i responsabili del CAI di Viterbo
 07-10-2019 - (Foto di E.Fiorentini)


Il gruppo del CAI di Aosta al brindisi al "Blu Bar" di Viterbo con i responsabili del CAI di Viterbo
07-10-2019 - (Foto di E.Fiorentini)



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