Segnaletica per il Ponte Gobbo(Foto di E. Fiorentini)
Il Ponte Gobbo a Bobbio(Foto di E. Fiorentini)
Il Fiume Trebbia a Bobbio(Foto di E. Fiorentini)
Bobbio e i campanili della Concattedrale(Foto di E. Fiorentini)
Panorama su Bobbio e sui campanili e sul complesso della Concattedrale dal Ponte Gobbo(Foto di E. Fiorentini)
Bassorilievo di San Colombano sul Ponte Gobbo(Foto di E. Fiorentini) | Domenica 1 novembre 2009, dopo la S.Messa celebrata da Mons. Piero Coletto (Segretario dell’Associazione Amici di San Colombano), tutto il gruppo si raduna all’inizio del Ponte Vecchio o Ponte Gobbo, bellissimo ponte antico con 11 arcate irregolari che supera il fiume Trebbia. Appena il gruppo si è radunato, veniamo guidati da "guardie ecologiche volontarie" lungo il tracciato della Via degli Abati, già descritta e percorsa dallo storico Giovanni Magistretti. Questo itinerario collega, in otto tappe, Bobbio a Pontremoli, ricollegandosi qui, nella cittadina della Lunigiana, al percorso "base" di Sigerico. Da Bobbio si attraversa il Trebbia sul Ponte Gobbo. Nella parte più alta del ponte, scatto alcune foto al panorama, agli escursionisti e all’effigie di San Colombano posta in una lunetta sulla spalletta. Sull’altro lato del fiume (destra orografica), si svolta a destra e si prosegue su alcune curve fino ad incontrare, sulla sinistra, il segnale bianco-rosso del CAI che indica l’inizio del sentiero n. 159. Si segue questo sentiero costeggiando una rete fino in fondo al rettilineo dove, sulla destra, si continua sul sentiero (sempre indicato dal segnale bianco-rosso del CAI) fino ad incontrare la strada asfaltata che collega Bobbio con Bellocchi. Sulla sinistra si nota il cartello di Case Gambado. Si prosegue su strada asfaltata raggiungendo Pianella e subito dopo Bellocchi dove, seguendo la freccia VA, si abbandona il sentiero CAI per proseguire diritto in direzione della frazione di Santa Cecilia. Si attraversa prima un tratto pianeggiante, dal quale si può godere una vista panoramica di Bobbio dall’alto; poi si svolta a destra e successivamente ancora a destra, si prosegue sull’ultimo tratto diritto in leggera salita e, svoltando a sinistra, si giunge a Santa Cecilia) di cui si nota il caratteristico piccolo campanile (m 687 slm, chiamata anticamente Porcile per l’allevamento dei suini praticato ancora oggi). Si sbuca di fronte alla piccola chiesa, vicino alla fontana, con lavatoio e abbeveratoio. Dopo una breve sosta per dissetarsi e per visitare la piccola chiesa, si prosegue per 50 metri circa in direzione del paese di Ferrari, fino a trovare il bivio, sulla destra, dove inizia una sterrata in salita (indicata da un cartello come Via Romea di Bardi). Si prosegue sulla sterrata e su questa si arriva alla frazione di Fontana. Si svolta a destra sulla strada asfaltata e poi a sinistra, passando in mezzo a due case, seguendo il segnale bianco-rosso del CAI del sentiero n. 159 verso Coli. Nell’abitato, si supera a sinistra la fontana e poco più avanti, sulla destra, l’agriturismo Tre Noci. Si prosegue in salita sul sentiero e in breve si raggiunge la sommità della collina, ammirando dall’alto l’abitato di Coli, con una splendida vista sull’intera zona collinare, compresa la Costa Lunga della Curiasca, dove è situata la Spelonca di San Michele, antico eremitaggio di San Colombano. In mezzo ad una ricca vegetazione si scende rapidamente, raggiungendo il caratteristico paese di Coli (m 644 slm), dopo circa 2 ore e 30 min. di piacevole camminata su questa parte di itinerario di quasi 10 km. Si visita il paese e la sua chiesa che contiene la Crux Michaelica, appartenuta alla piccola chiesa della Spelonca; questa croce in pietra fu recuperata nel fondo del torrente Curiasca quando vi franò, nel 1860, la chiesa di San Michele situata nei pressi dell’Eremo. Grazie ad un trasporto su pulmini, predisposto dagli organizzatori, siamo velocemente riportati a Bobbio. Insieme con un piccolo gruppo di camminatori, ci concediamo un piccolo spuntino in un bar sulla piazza principale. Poi arriva il momento dei saluti e mi commiato dalle persone conosciute in questa occasione e dai miei amici romani. In auto, quindi, riprendo la strada del ritorno e in serata rientro ad Aosta, soddisfatto di questa nuova esperienza. Da queste righe, ringrazio ancora gli organizzatori locali dell’Associazione Amici di San Colombano che ci hanno accolti così amichevolmente a Bobbio e i responsabili delle varie Associazioni che hanno partecipato a questo raduno. Un grazie anticipato va anche ai responsabili della neo-nata Associazione della "Rete dei Cammini" per tutte le prossime iniziative a favore delle Associazioni di pellegrini-camminatori. A presto !
(Enea Fiorentini) (Socio "CAI" e "Giovane Montagna") |