"Via Ferrata de Tende"
(Comtes de Lascaris)

(Un’aerea via ferrata che risale le verticali pareti calcaree nel "Vallon des Rochers Saint-Sauveur",
alle spalle del paese di Tende nella Val Roya in Provence-Côte d’Azur (Francia),
a poca distanza dal confine italiano)


 
Carta turistica della Valle Roya (Francia) (122851 bytes)
Carta turistica della Valle Roya (Francia), con l’indicazione di Tende, nei cui pressi c’è la Via Ferrata
 

Particolare della zona della Via Ferrata di Tende (32770 bytes)
La zona della Via Ferrata di Tende

Box biglietteria all’inizio della Via Ferrata di Tende (20789 bytes)
Box della biglietteria sul piazzale dove parte
il sentiero d’accesso alla Via Ferrata di Tende


Segnaletica al bivio per l’accesso alla partenza della Via Ferrata di Tende (32861 bytes)
Segnaletica al bivio per l’accesso alla
partenza della Via Ferrata di Tende


Cartello esplicativo della Via Ferrata di Tende (22315 bytes)
Cartello esplicativo della Via Ferrata di Tende

Panorama su Tende dal sentiero di accesso alla Via Ferrata (34521 bytes)
Panorama su Tende dal sentiero
di accesso alla Via Ferrata


Panorama sulle prime pareti della Via Ferrata di Tende (20206 bytes)
Panorama sulle prime pareti
della Via Ferrata di Tende


Persone sul 1° ponte himalayano (20151 bytes)
Persone sul 1° ponte himalayano
Il 1° pilastro della Via Ferrata (64823 bytes)
Il 1° pilastro della Via Ferrata

Dario sul ponte himalayano verso le rocce del primo pilastro (67912 bytes)
Dario sul ponte himalayano
verso le rocce del primo pilastro


Bianca sul ponte himalayano (57394 bytes)
Bianca sul ponte himalayano

Paolo sul ponte himalayano (54111 bytes)
Paolo sul ponte himalayano

Dario sul 1° pilastro della Via Ferrata (52759 bytes)
Dario sul 1° pilastro della Via Ferrata

Bianca sul 1° pilastro della Via Ferrata (34495 bytes)
Bianca sul 1° pilastro della Via Ferrata

Gruppo:
    - Alpes Maritimes
Sottogruppo:
    - Rochers Saint-Sauveur
Cartografia:   Carte Routière
    et Touristique Michelin:
    - 1:100.000 - n. 115 Zoom
    - Côte d’Azur
    - Massif de l’Esterel
Topo-Carta:
    Cartes de randonnée IGN
    - Vallée de la Roya
    - 1:25.000-TOP 25-3841 OT
Accesso:
La "Via Ferrata di Tende" è stata realizzata all’interno del Vallone dei "Rochers Saint-Sauveur" alle spalle del paese di Tende nella parte alta della Val Roya, in Francia (Alpes Maritimes - Provence-Côte d’Azur), a poca distanza dal confine italiano.
Per chi parte dal nord-ovest dell’Italia, il percorso più breve è quello che utilizza l’Autostrada A6 Torino-Savona, uscendo a Mondovì.
Da qui conviene seguire la strada statale n. 564, verso ovest, fino a Beinette ma senza entrare in Cuneo, per poi prendere le strade locali per Peveragno, Boves e Roccavione.
Da Roccavione si segue la statale n. 20 che proviene da Cuneo e che si dirige, a sud, verso il confine francese attraversando le località di Robilante, Vernante, Limone Piemonte fino a raggiungere il tunnel stradale del Colle di Tenda.
All’uscita del tunnel ci si trova in Francia e si scende lungo la strada nazionale N. 204 nella Valle Roya bordeggiando l’omonimo fiume, fino a raggiungere, dopo piccole frazioni, il paese di Tende (c. m 800 slm).
Per chi proviene da altre zone italiane, il percorso più breve è quello che utilizza l’Autostrada dei Fiori A10 Genova-Ventimiglia, uscendo a Ventimiglia, per dirigersi verso nord nella Val Roya sulla strada statale n. 20 che diventa la strada nazionale francese N. 204, dopo Fanghetto, ultimo paese italiano della Val Roya.
Si prosegue in territorio francese lungo la stessa strada e la stessa valle verso nord, fino a raggiungere il paese di Tende.
Al centro del paese di Tende, una stradina asfaltata sale ripidamente, in direzione ovest, verso il cimitero che è posto in quota rispetto al paese (a c. m 900 slm).
Davanti all’ingresso alto del cimitero, sotto i resti di una torre (un donjon) di un antico castello, c’è un piccolo piazzale sul quale si parcheggia l’auto.
Sul lato ovest del piazzale, vicino al cimitero, c’è una fontana di acqua fresca e da qui inizia il sentiero n. 66 che conduce all’accesso della Via Ferrata.

Percorso stradale di ritorno:
Se non si devono salire altre ferrate in zona, conviene seguire lo stesso percorso dell’andata.

Considerazioni generali sul percorso:
Le pareti su cui si inerpica questa ferrata sono alquanto verticali e, anche se la via ferrata è ancorata a rocce di ottimo calcare, la sua salita è consigliata a persone con una buona esperienza di queste salite.
Ciò a causa non solo della verticalità e dell’altezza delle pareti ma, soprattutto, perchè occorre superare un ponte himalayano (o tibetano) all’inizio della ferrata, poi tre ponti delle scimmie in sequenza, ancorati a crestoni verticali che contornano altrettanti valloni sospesi.
Successivamente, nella parte finale della prima parte della via ferrata, occorre lanciarsi nel vuoto su due teleferiche (o tyroliennes) lunghe entrambe circa 120 metri e alte dal suolo circa 60 metri la prima e 30 metri la seconda.
Questa nuova linea della Via Ferrata è stata inaugurata nel 2004, aggiungendo i cavi dei nuovi ponti delle scimmie e delle tyroliennes, facendola diventare molto più sportiva della vecchia Via Ferrata del Castello, che ancora esiste e che contorna il grande pilastro iniziale senza salirne la faccia verticale iniziale.
Questa vecchia "Via" raggiunge la Chapelle de Saint-Sauveur, dopo aver contornato il grande pilastro sul versante est, attraverso una passerella aerea e non utilizzando la 1° teleferica.
Alla data della presente escursione, la seconda parte della via ferrata, oltre la Chapelle, è vietata (come dice il cartello posto al box della biglietteria), a causa di alcuni gradini fusi da un fulmine e non più sicuri.
Coloro che affrontano questa via ferrata devono possedere, oltre all’attrezzatura standard di ferrata, anche una puleggia per cavi d’acciaio su ferrata (come il modello TANDEM CABLE giallo della Petzl) e un maillon rapide per ancorare i 2 moschettoni della longe sul secondo cavo della tyrolienne.
Si tratta quindi di una via ferrata che mette sotto test le proprie capacità e che permette una verifica personale all’esposizione al vuoto e agli strapiombi.
La via ferrata di Tende è a pagamento (c. 3 Euro, anche se abbiamo trovato la biglietteria chiusa al momento della nostra salita) ed è vietata ai minori di 12 anni.
A questa ferrata, proprio per i suoi differenti aspetti, è stata attribuita una difficoltà di D e D+.

Breve descrizione della Via Ferrata:
Si segue il sentiero n. 66 che parte dalla piccola piazza del cimitero e in salita si comincia ad entrare nel Vallone dei Rochers de Saint-Sauveur.
All’altezza del cartello segnaletico della via ferrata, si devìa verso destra e si segue un nuovo sentiero (col n. 67) che sale seguendo alcuni tornanti.
Si transita sotto i cavi del 1° ponte himalayano e in breve si raggiunge la zona di attacco della via ferrata sopra un cocuzzolo, proprio dove sono ancorati i cavi del lato iniziale di questo ponte (in c. 30 min.).
Si tralascia il sentiero verso destra (est) che porta all’attacco della vecchia Via Ferrata del Castello: ferrata che raggiunge e supera i ruderi del castello del XI sec. della famiglia bizantina dei Conti di Lascaris (a cui sono dedicate tutte le Vie Ferrate della zona), per poi raggiungere la Chapelle de Saint-Sauveur attraverso un’aerea passerella.
Si parte invece dal cocuzzolo salendo direttamente sui cavi del ponte himalayano, lungo circa 30 metri, e lo si supera fino a raggiungere la base del primo pilastro verticale.
Sfruttando gradini e corde, si sale sulle rocce verticali del pilastro e si prende quota.
Raggiunta una buona altezza sul pilastro, si comincia a eseguire un traverso ascendente verso sinistra che conduce verso uno spigolo del pilastro e sulle pareti che si affacciano sull’interno del vallone.
Si sale un tratto verticale strapiombante e poi si continua su un traverso aereo a sinistra.
Ci si avvicina così ad un primo costolone verticale su cui sono ancorati i cavi del 1° ponte delle scimmie lungo c. 25 metri che supera un vallone sospeso nel vuoto.
Al di là di questo, si prosegue in salita verso un nuovo crestone sul quale si incontrano i cavi del 2° ponte delle scimmie lungo c. 20 metri.
Anche questi cavi superano un vallone verticale concavo e si collegano alle rocce di un terzo crestone.
In breve, si raggiungono i cavi del 3° ponte delle scimmie lungo c. 20 metri, che superano un ultimo vallone verticale e portano verso uno spigolo di questa enorme e complessa parete.
Ancora un tratto di salita su rocce verticali e su un traverso ascendente verso sinistra e si arriva alla pedana di partenza della prima teleferica (1° tyrolienne), lunga c. 120 metri, i cui cavi, alti da terra circa 50-60 metri, sono ancorati, all’arrivo, alle rocce di un altro pilastro appena al di sotto e al di là del roccione su cui è costruita la Chapelle Saint-Sauveur.
Si sale, uno alla volta e con cautela, sulla pedana della tyrolienne e qui occorre posizionare correttamente la puleggia personale sul 1° cavo d’acciaio (puleggia che viene poi ancorata direttamente all’imbracatura con un moschettone) e il maillon rapide personale sul 2° cavo d’acciaio (sul maillon rapide - anch’esso d’acciaio - vengono poi connessi i moschettoni della longe).
Dopo un controllo che tutti gli ancoraggi siano a posto, si "vola" sui cavi a gran velocità verso la parete di fronte, che si raggiunge in 3-4 secondi.
Si raggiunge così la pedana di arrivo della tyrolienne e, dopo aver recuperato le attrezzature utilizzate per la discesa, si riprende a salire ancora un tratto di via ferrata su una paretina che porta in cima al cocuzzolo dove si erge la Chapelle Saint-Sauveur.
Come già detto, la zona della Cappella è raggiungibile anche dal percorso della vechia ferrata.
È possibile terminare qui la salita della via ferrata, scendendo lungo un sentiero che si innesta su quello di fondo valle che qui ha il n. 68.
Si continua a salire verso il pilastro di fronte alla Cappella, prima su sentiero e poi su un nuovo tratto di ferrata che porta ad uno spigolo della parete.
Pochi metri al di là di questo spigolo e si incontrano i cavi e la pedana della 2° tyrolienne.
La lunghezza dei cavi è simile a quella della precedente tyrolienne mentre l’altezza da terra è meno elevata (c. 30 metri).
Si eseguono, in sicurezza, le stesse operazioni per ancorarsi sui cavi e ci si lancia in "volo" anche su questi, atterrando sulla pedana d’arrivo in pochi secondi.
Al termine del recupero delle proprie attrezzature dai cavi della tyrolienne, si prosegue sulla ferrata che da qui scende un po’ ripidamente, raggiungendo il sentiero che si dirige sotto la Grotte des Hérétiques (la Grotta degli Eretici, utilizzata nel XVI sec. dai protestanti come rifugio e luogo di culto), dove partono i cavi della seconda parte di via ferrata, oggi chiusa a causa dei danni alle protezioni metalliche provocati da un fulmine.
Su sentiero si raggiunge il bivio da cui parte il nuovo tratto di ferrata.
Vista l’odierna interdizione, si scende - a sinistra - sul sentiero n. 68 verso Tende.
Si raggiunge nuovamente il parcheggio dell’auto al cimitero di Tende con una defaticante camminata di circa 40 min.

Dislivello e lunghezza:
Il dislivello totale da superare in ferrata è di c. 200 metri, a cui occorre aggiungere altrettanti metri in discesa lungo i sentieri n. 66 e n.67 che conducono al suo attacco.  Lo sviluppo di tutto il percorso della ferrata è di circa 1000 metri e, se si considerano anche i tratti di sentiero, la lunghezza complessiva dell’escursione diventa di circa 2 km.

Difficoltà Escursione:
    E sul sentiero

Difficoltà del tratto di Via Ferrata:
    D e D+

Tempi totali:
    da c. 1 h 30 min a c. 3 h

Data di effettuazione
    dell’escursione:
  19 agosto 2010

Fotografie di:  Enea Fiorentini

Altre informazioni dettagliate:
    Sulla guida: "Le Vie Ferrate
   - volume 1"
   - di  Dario Gardiol
   - Edizioni L’Arciere 2003-pagg.68-70

Altre foto dell’escursione sulla: "Via Ferrata de Tende"

Bianca e Paolo sul 1° pilastro della Via Ferrata (41130 bytes)
Bianca e Paolo sul
1° pilastro della Via Ferrata
Dario sullo spigolo del 1° pilastro della Via Ferrata (31529 bytes)
Dario sullo spigolo del
1° pilastro della Via Ferrata
Bianca e Paolo sul traverso del 1° Pilastro della Via Ferrata (38782 bytes)
Bianca e Paolo sul traverso del
1° Pilastro della Via Ferrata

Bianca sul traverso del 1° Pilastro della Via Ferrata (22265 bytes)
Bianca sul traverso del
1° Pilastro della Via Ferrata
Dario sul traverso verso la parete che sostiene il castello diruto dei Lascaris (23314 bytes)
Dario sul traverso verso la parete che
sostiene il castello diruto dei Lascaris
Segnaletica del 1° ponte delle scimmie della Via Ferrata (16960 bytes)
Segnaletica del 1° ponte delle
scimmie della Via Ferrata

Dario oltre il 1° ponte delle scimmie sotto il castello diruto (37888 bytes)
Dario oltre il 1° ponte delle
scimmie sotto il castello diruto
Bianca in arrivo al 1° ponte delle scimmie (38555 bytes)
Bianca in arrivo al
1° ponte delle scimmie
Bianca, Paolo e i due francesi sul 1° ponte delle scimmie (34974 bytes)
Bianca, Paolo e i due francesi
sul 1° ponte delle scimmie

Bianca, Paolo e i francesi sul 2° ponte delle scimmie (27913 bytes)
Bianca, Paolo e i francesi
sul 2° ponte delle scimmie
Bianca, Paolo e i francesi sul 3° ponte delle scimmie (31692 bytes)
Bianca, Paolo e i francesi
sul 3° ponte delle scimmie
Bianca sul 3° ponte delle scimmie con i due francesi in avvicinamento (34603 bytes)
Bianca sul 3° ponte delle scimmie
con i due francesi in avvicinamento

Dario sullo spigolo verso la 1° tyrolienne (34984 bytes)
Dario sullo spigolo
verso la 1° tyrolienne
Paolo e amici francesi sul traverso (32207 bytes)
Paolo e i due amici francesi sul traverso
verso la 1° tyrolienne
Dario verso la 1° tyrolienne (26943 bytes)
Dario in arrivo alla pedana
della 1° tyrolienne

Dario nella zona della 1° tyrolienne (18799 bytes)
Dario nella zona della 1° tyrolienne
e panorama sulla Cappella St-Sauveur
Pedana di partenza della 1° tyrolienne (9328 bytes)
Pedana di partenza della 1° tyrolienne
con Dario che fornisce aiuto
I cavi della 1° tyrolienne e la Cappella Saint-Sauveur (19267 bytes)
I cavi della 1° tyrolienne, le pareti
rocciose e la Cappella St-Sauveur

Paolo parte sui cavi della 1° tyrolienne (17443 bytes)
Paolo parte sui cavi della 1° tyrolienne
I francesi alla pedana della 1° tyrolienne (33298 bytes)
I francesi alla pedana della tyrolienne
Partenza del 1° francese sulla 1° tyrolienne (21995 bytes)
Partenza del 1° francese

I cavi della 1° tyrolienne dalla piazzola di arrivo (26882 bytes)
I cavi della 1° tyrolienne
dalla piazzola di arrivo
Dario in partenza sui cavi della 1° tyrolienne (35227 bytes)
Dario in partenza sui cavi
della 1° tyrolienne
Dario sulla parte intermedia dei cavi della 1° tyrolienne (35949 bytes)
Dario sui cavi nella parte
intermedia della 1° tyrolienne

La zona della Cappella Saint-Sauveur (20713 bytes)
La zona della Cappella Saint-Sauveur
sulla cima del roccione scosceso
La Cappella Saint-Sauveur vista dall’alto (15060 bytes)
La Cappella Saint-Sauveur
vista dall’alto
Cartello segnaletico della Ferrata alla Cappella Saint-Sauveur (18778 bytes)
Cartello segnaletico della Ferrata nei
pressi della Cappella Saint-Sauveur

I cavi della 2° tyrolienne dalla zona di partenza (19048 bytes)
I cavi della 2° tyrolienne
dalla zona di partenza
Paolo e Dario sulla pedana della partenza della 2° tyrolienne (12956 bytes)
Paolo e Dario sulla pedana della
partenza della 2° tyrolienne
Paolo in volo sui cavi della 2° tyrolienne (18597 bytes)
Paolo in volo sui cavi
della 2° tyrolienne

Panorama sulla 2° tyrolienne dalla zona di arrivo (20841 bytes)
Panorama sulla 2° tyrolienne
dalla zona di arrivo
Dario in volo sui cavi della 2° tyrolienne (21082 bytes)
Dario in volo sui cavi
della 2° tyrolienne
Bianca, Dario e Paolo sulla pedana all’arrivo della 2° tyrolienne (38498 bytes)
Bianca, Dario e Paolo sulla pedana
all’arrivo della 2° tyrolienne

Dario e Paolo sul sentiero di discesa (14193 bytes)
Dario e Paolo sul sentiero di discesa
verso la Grotte des Hérétiques
Segnale per il 2° tratto di Ferrata (23126 bytes)
Segnale per il 2° tratto di Ferrata
momentaneamente interdetto
La Grotte des Hérétiques sulle pareti del 2° tratto di Ferrata (13632 bytes)
La Grotte des Hérétiques
sulle pareti del 2° tratto di Ferrata

Panorama verso Tenda dal sentiero di discesa (21591 bytes)
Tenda dal sentiero di discesa
Segnaletica al bivio per la Cappella Saint-Sauveur (33883 bytes)
Segnaletica al bivio per la Cappella
Segnaletica a fine-inizio Via Ferrata (29824 bytes)
Segnaletica a fine-inizio Via Ferrata


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Aggiornamento - 23/08/2010