Il Sentiero del Pellegrino
sulle orme della Via Francigena
da Novalesa e Aquileia a Roma

di AA.VV. soci della Associazione Alpinistica "Giovane Montagna"


VF_Il Sentiero del Pellegrino_1999  

Titolo:  Il Sentiero del Pellegrino, sulle orme della Via Francigena,
           da Novalesa e Aquileia a Roma

Autori:  AA.VV. - soci della Associazione Alpinistica "Giovane Montagna"
Casa editrice:  Editrice Cooperativa Cercate / Giovane Montagna
Anno prima pubblicazione:  giugno 1999
Prefazione:  Giovane Montagna
Presentazione:  Alberto Alberti (Sez. G.M. di Roma)
Descrizione del percorso:  71 tappe (Ramo A: 31; Ramo B: 13; Ramo C: 27)

Prezzo:  Euro 13,00
Pagine:  pp. 336 con schemi, con oltre 100 foto B/N
Formato:  cm. 12 x 20


Commento del 18/02/2018 di Enea Fiorentini

Trama:
La Via Francigena, che da Canterbury in Inghilterra portava a Roma, fu per molti secoli la via maestra per eserciti, mercanti e soprattutto pellegrini in transito attraverso l’Europa e diretti verso i luoghi sacri più importanti per la fede: Santiago di Compostela, Roma, la Terra Santa.   L’Italia tutta e in particolare città importanti come Lucca, Fidenza, Siena, Viterbo e Roma, furono raggiunte e attraversate da moltitudini di persone che si spostavano nei due sensi di marcia verso sud e verso nord.   La Via Francigena, riconosciuta nel 1994 come "Itinerario culturale del Consiglio d’Europa", assume al pari del Cammino di Santiago una dignità ed una importanza sovranazionale.   La Via Francigena attesta altresì l’importanza del pellegrinaggio in epoca medioevale e, ancora oggi, sui suoi tracciati sono individuabili le memorie di questo passaggio.   Un passaggio che, nei secoli, ha modificato le forme insediative circostanti facendo crescere città sempre più strategicamente importanti e contribuendo a ridurre l’influenza di altre.
Nell’Assemblea dei Delegati dell’Associazione Alpinistica "Giovane Montagna", tenuta a Venezia nel novembre 1996, fu deciso un progetto che impegnasse tutti i soci nel segnare il territorio con un itinerario tracciato "sulle orme della Via Francigena" e che ricordasse l’attività dell’Associazione, soprattutto, come proposta di cammino per il Grande Giubileo del 2000.   Una speciale commissione nazionale del sodalizio ha lavorato per molto tempo per dar corpo a questo progetto, valutato come momento qualificante e come pausa di riflessione atta a marcare con vigore l’identità spirituale e culturale dell’Associazione.   Dopo un lavoro corale durato due anni (1997 e 1998), il progetto si è concretizzato in questa guida che viene segnalata, affinché ognuno di noi possa viverla e goderla, perché altri se ne possano entusiasmare durante e dopo il periodo giubilare.

Commento:
Con queste motivazioni la "Giovane Montagna" si è impegnata nella proposta di un progetto che - oltre il perimetro del sodalizio - potesse coinvolgere tutti coloro che intendono porsi "in cammino" come viandanti dell’infinito guardando a Roma nello spirito del Giubileo.   Si è trattato di una proposta per vivere un dialogo intimo con se stessi e per immergersi nella storia dei padri, alla luce della Fede, dalle Alpi a Roma, provenendo dall’ovest (Abbazia di Novalesa) e dall’est (Abbazia di Aquileia), avendo come punto di convergenza Modena.
È questo l’itinerario storico-spirituale che la Giovane Montagna ha percorso nel contesto del Giubileo di fine secolo, precisamente nell’autunno del 1999, con la prospettiva che esso resti come patrimonio di chi intende farsi viandante per calarsi in una esperienza, spoglia ed essenziale, metafora dello stesso cammino della vita.
Si è scelto volutamente di creare un percorso del tutto nuovo, differente sia dalla tradizionale Via Francigena medievale di Sigerico, frequentemente inghiottita dall’asfalto e dal traffico, sia dai ben segnalati, pubblicizzati ed affollati percorsi di traversata delle Alpi e degli Appennini.   Si è cercato quindi di percorrere un’Italia "minore", l’Italia degli antichi borghi contadini, delle colline ondulate, delle montagne inesplorate, dei tesori artistici più o meno famosi.   Lo scopo è quello di proporre a quanti vorranno percorrere tutto o parte di questo "cammino" un itinerario veramente inedito, un percorso dalle caratteristiche variegate che costituisce un importante contributo alla conoscenza del territorio.
L’itinerario disegna una grande Y (vedi grafico), che si diparte da due note abbazie dell’Italia settentrionale: quella di Novalesa, nei pressi del Moncenisio a ovest e quella di Aquileia a est.   I due rami del percorso (Percorso A e Percorso B nello schema delle tappe) si riuniscono a Modena per poi proseguire fino a Roma (Percorso C nello schema delle tappe).
Il ramo A è composto di ben 31 tappe che attraversano ambienti e paesaggi differenti: le montagne della Val di Susa, le colline e la città di Torino, le dolci ondulazioni del Monferrato ricche di celebri luoghi religiosi, la pianura alessandrina, le colline del Gaviese, l’Appennino ligure, l’Appennino piacentino e parmense, le colline e la città di Parma, le terre canossiane aride ma ricche di storia.
Il ramo B (13 tappe) si svolge interamente attraverso le pianure del Friuli, del Veneto e dell’Emilia, tra luoghi ricchi di arte e di storia.
Il ramo C (27 tappe, una in più rispetto a quelle inizialmente previste) è quello che ricalca più da vicino la storica Via Francigena, e si dipana lungo le colline e l’Appennino modenese, per poi attraversare gli splendidi scenari collinari della Toscana e del Lazio.
Ecco quindi i contenuti e i suggerimenti di questa guida che, anche dopo tanti anni, riserva ancora valide proposte di cammino sul: "Sentiero del Pellegrino, sulle orme della Via Francigena, da Novalesa e Aquileia a Roma".
Ultreya!


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Aggiornamenti: 03/08/2000 - 20/02/2018