Gli aggiornamenti dei percorsi
per le tappe francigene curate da G.M. di Roma

(L’aggiornamento dei tracciati e delle varianti delle tappe da Gambassi Terme a Roma)


Logo Francigena

In questa pagina vengono presentati gli Aggiornamenti dei percorsi che via via vengono realizzati e proposti per l’itinerario della Via Francigena di Sigerico, da Gambassi Terme a Roma.
Come già indicato su altre pagine di questa sezione, tutti i tracciati originariamente studiati, rilevati, documentati e proposti sulla nostra guida:  I Sentieri lungo la Via Francigena da Siena a Roma, pubblicata da RAI-ERI il 5 luglio 2005 (cliccare qui per vedere la relativa recensione ), hanno subìto e subiscono continuamente delle modifiche piccole o drastiche a causa di ristrutturazioni agricole o per la costruzione di nuove strade.   Spesso, sentieri campestri, anche di proprietà comunale e segnati su carte topografiche, vengono distrutti e non più rintracciabili per le risistemazioni di terreni agrari o per la sovrapposizione o l’attraversamento di nuove strade.
Nel caso dell’avvicinamento a Roma e dell’attraversamento del Grande Raccordo Anulare (G.R.A.), il tracciato dell’ultima tappa La Storta -> Roma ha subìto innumerevoli modifiche dal 1999 ad oggi.
Così, per queste ragioni, molto spesso anche la guida escursionistica più accurata e precisa perde di valore e tende a divenire obsoleta.   L’unico sistema per mantenere aggiornata la guida con la descrizione dei percorsi modificati è proprio questo: presentarli su Internet, su questa pagina, ogni volta che se ne ha notizia.
Di seguito sono riportate le modifiche ai tracciati di alcune tappe, man mano che le verifichiamo o che ci vengono segnalate da altri amici "pellegrini", con l’indicazione delle pagine della guida cui si riferiscono.
Gli aggiornamenti alle altre informazioni "logistiche" maggiormente dedicate ai luoghi di sosta delle singole tappe (pernottamento, vitto, ecc..), rimangono pubblicate sulla  "Pagina della logistica".
Ovviamente, chiediamo la collaborazione di tutti i pellegrini che percorrono questi sentieri storici, per avvisarci in caso di variazione delle notizie qui elencate o per suggerirci le novità da loro riscontrate.


Situazione delle modifiche ai percorsi di alcune tappe tra quelle indicate sulla guida:
<I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma> ,
nel tratto gestito dalla G.M. di Roma, da Gambassi Terme a Roma.
 TAPPE  LOCALITA’  INFORMAZIONI DEI NUOVI TRACCIATI
 TAPPE TOSCANE - Percorso "base" di Sigerico
Vignoni Alta ->
   -> Radicofani
San Quirico
d’Orcia
(SI) - cap 53027
Info a San Quirico d’Orcia:
Ufficio Tecnico Comunale - (tel. 0577-898218)
Pro-Loco - (tel. 0577-898348)
Ufficio Turistico - Via Dante Alighieri, 36/b
(tel. 0577-897211)

Sulla Guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma
   le pagine che descrivono questa tappa:
   Vignoni Alta -> Radicofani
   sono da pag. 63 a pag. 73.

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   "logistiche" relative a questa tappa.


Chiarimenti sul tratto di percorso:
    da Rocca d’Orcia a Ricorsi della
    tappa Vignoni Alta -> Radicofani

    (Ultimo Aggiornamento: 03-12-2010)
Si tratta della parte intermedia della tappa, quella che transita lungo le pendici del Monte Amiata in direzione di Radicofani.  Ad integrazione delle notizie pubblicate da pag. 67 a 71 della nuova guida < I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma >, occorre precisare che:
<... dopo essere di nuovo sbucati sulla statale asfaltata, dopo il transito attraverso la carrareccia della tenuta: "Le Monache" (per evitare il cammino su alcuni tornanti della statale) e dopo pochi passi in salita, si incontra un bivio sulla sinistra con una strada bianca che ha molti cartelli segnaletici, come indicato all’inizio di pag. 67 sulla guida.   Questa strada bianca, che tende subito a scendere e a tenere un percorso a mezzacosta, ha un nome: si tratta della "Strada del Pozzo", ben in evidenza su uno di questi cartelli segnaletici.   La strada bianca, segue per diversi chilometri i crinali a mezzacosta dell’Amiata e tocca le varie frazioni e i vari casali indicati a pag. 67 della guida.   La carrareccia "Strada del Pozzo" sbuca infine sulla strada asfaltata che collega Campiglia d’Orcia alla Via Cassia statale moderna (SS 2).  All’incrocio c’è un altro cartello segnaletico col nome di questa strada bianca: "Strada del Pozzo".   La strada asfaltata che scende da Campiglia d’Orcia è quella indicata sulla guida, a pag. 68, e si deve percorrerla - abbandonando la strada sterrata e piegando a sinistra - per raggiungere prima il ponte sul torrente Rofanello e poi per arrivare, quasi, alla Via Cassia statale nuova.
Nei pressi di quest’ultima, piegando decisamente a destra (si tratta di una decisa inversione a " V ", tornando quasi indietro), si imbocca la strada dismessa: vecchia Cassia Statale (con molte buche e con tratti di asfalto rovinato) che transita davanti alla vecchia casa cantoniera con la curiosa indicazione, così precisa, dei km: 169,938 di pag. 68).   Si segue questa statale abbandonata e senza traffico arrivando, dopo alcuni chilometri, all’antica Posta di Ricorsi come indicato alle pagg. 70 e 71 della guida... >.
Il resto del percorso di questa tappa è correttamente descritto sulla guida.   Da non trascurare, comunque, una possibile deviazione e sosta a Bagni San Filippo e alle sue terme, come indicato a pag. 71 della guida.
Per effettuare questa deviazione, dalla Posta di Ricorsi si raggiunge in breve il bivio sulla Via Cassia nuova.
Si piega a destra e si segue questa statale per un breve tratto di cammino, senza attraversarla per superare il torrente Formone e per dirigersi quindi verso Radicofani ma, al successivo bivio stradale, si piega a destra percorrendo pochi chilometri in leggera salita, arrivando infine al piccolo borgo di Bagni San Filippo, situato all’interno di una valletta boscosa ricca di acque termali e di concrezioni calcaree famose, tra cui quella conosciuta col nome di Balena Bianca nella valle Fosso Bianco, proprio sotto la zona delle terme.   Vedi foto a pag. 70 della guida.

 TAPPE LAZIALI - Percorso "base" di Sigerico (o Via Francigena di Pianura)
Bolsena ->
   -> Montefiascone
Bolsena
(VT)-cap 01023




Montefiascone
(VT)-cap 01027
Info a Bolsena:
Ufficio Turistico del Comune (tel. 0761-799688)
Associazione Commercianti e Operatori Turistici
- Piazza Matteotti, 25 (tel. / fax 0761-799923)


Info a Montefiascone:
Pro-Loco - Via Verentana, 4
(tel. 0761-826672  0761-799688)

Sulla Guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma
   le pagine che descrivono questa tappa:
   Bolsena -> Montefiascone
   sono da pag. 103 a pag. 112.

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Chiarimenti sul tratto di percorso:
    nella zona del Fosso d’Arlena
    (all’interno del Parco di Turona), della
    tappa Bolsena -> Montefiascone

    (Ultimo Aggiornamento: 15-03-2008)
Questa modifica corregge il percorso descritto dall’inizio di pag. 109 fino alla riga 26 della medesima pagina della nostra guida
< I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma > , con la seguente descrizione:
<... Lasciandosi la cappelletta sulla destra, si imbocca un sentiero che sale leggermente, poi diventa pianeggiante e quindi comincia a scendere.
Continuando su questo sentiero ben visibile si raggiunge il guado del Fosso d’Arlena, dopo del quale il sentiero piega nettamente a destra e sale fino alla sommità del crinale, dove termina sul basolato della Cassia romana.   Giunti al basolato, per proseguire il cammino, si svolta a sinistra camminando su questa antica strada.   Svoltando invece a destra e camminando lungo il basolato, dopo pochi metri si trova sulla sinistra in uno slargo della strada un cartello indicatore della Via Francigena, con alcune spiegazioni. ...>
Poi riprende il testo:
<"... Siamo in alto su una zona quasi pianeggiante dove il percorso, per... ecc.">.

Viterbo ->
   -> Vetralla
Viterbo
(VT)-cap 01100








Vetralla
(VT)-cap 01019
Info a Viterbo:
EPT - Piazza S.Carluccio
(tel. 0761-304795  fax 0761-220957)
Ufficio Turismo Provincia
(tel. / fax. 0761-313292)
E-mail: Turismo@provincia.vt.it
Scout AGESCI - Viterbo 1 e Viterbo 4
(tel. 0761-341799)


Info a Vetralla:
Comune - (tel. 0761-478774)
Ufficio Turistico - (tel. 0761-461272 / 481084)

Sulla Guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma
   le pagine che descrivono questa tappa:
   Viterbo -> Vetralla
   sono da pag. 123 a pag. 136.

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Chiarimenti sul tratto di percorso:
    da Strada Paliano alle polle termali in località
    le Masse di San Sisto, della
    tappa Viterbo -> Vetralla

    (Ultimo Aggiornamento: 03-12-2010)
Si tratta della parte intermedia della tappa, quel tratto di percorso che transita ai bordi nord-ovest di Viterbo e che raggiunge le ultime polle termali della zona, appunto quelle della località "Le Masse di San Sisto", prima di riprendere, per un lungo tratto, la Via Cassia statale nuova, in direzione di Vetralla.   Ad integrazione delle notizie pubblicate da pag. 130 a 131 della guida
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma, occorre precisare che:
<... fino all’ultima revisione della guida sopracitata (novembre - dicembre 2004), tutta questa zona, era libera da recinzioni e da pedaggi.
Da maggio 2005, la zona delle Polle termali delle Masse è stata "privatizzata" con richiesta di pedaggio e di abbonamento (?).  Da giugno - luglio 2006, la zona dei ruderi delle Terme Romane in contrada Paliano è stata recintata e interdetta al transito di pedoni.
In attesa di chiarimenti dal comune di Viterbo, a cui abbiamo chiesto di rendere libero il passaggio di pellegrini in queste zone, suggeriamo alle persone in transito di NON effettuare il cammino sotto la superstrada seguendo Strada Paliano per poi entrare nei campi, alla prima curva a sinistra, verso i ruderi delle Terme Romane (come indicato in fondo a pag. 130 della guida), ma di proseguire diritti prima dell’ultimo sottopasso della superstrada e, tenendosi alla sua destra, raggiungere lo svincolo tra la stessa superstrada e la Via Cassia, proseguendo in direzione di Vetralla.
Se si vuole dare uno sguardo alle Polle termali de "Le Masse", lo si faccia ma senza pagare nulla ai gestori delle stesse polle... >

Campagnano di
   Roma ->
   -> La Storta
La Storta ->
   -> Roma
Campagnano di Roma
(RM)-cap 00063








Formello
(RM)-cap 00060



Isola Farnese
(RM)-cap 00123

La Storta
(RM)-cap 00123
Info a Campagnano di Roma:
Uffici Comunali - Piazza Cesare Leonelli, 16
(tel. 06-9041001 / 9041738 / 9044043 fax 06-9041991)
Pro-Loco - Piazza Cesare Leonelli, 1
(tel. 06-9041168)
Parco di Veio - Direzione Ente Parco
Via Felice Cavallotti, 18
(tel. 06-9042774  fax 06-90154548)
Web Site: http://www.parcodiveio.it
E-mail: info@parcodiveio.it

Info a Formello:
Uffici Comunali - Piazza San Lorenzo, 8
(tel. 06-901941 / 90194200 / 90194204
fax 06-9089577)

Info a Isola Farnese:
---

Info a La Storta:
---

Sulla Guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma
   le pagine che descrivono questa tappa:
   Campagnano di Roma -> La Storta
   sono da pag. 163 a pag. 176.

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   "logistiche" relative a questa tappa.


Chiarimenti sul tratto di percorso:
    da Casale Vacchereccia a Isola Farnese, della
    tappa Campagnano di Roma -> La Storta

    (Ultimo Aggiornamento: 03-12-2010)
Si tratta della parte intermedia della tappa, quella che transita nell’Agro Veientano, attraversando buona parte della zona archeologica di Veio.
Ad integrazione delle notizie pubblicate da pag. 173 a 174 della nuova guida
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma, occorre precisare che:
<... dopo aver attraversato la tenuta del Casale Vacchereccia (oggi chiamato: Milk Cow Ranch), superato il tumulo etrusco "Monte Tondo" e aver preso la stretta sterrata che con molte svolte giunge al Fosso Valchetta, occorre attraversarlo su un piccolo ponte. >
Bisogna dire che, ancora nell’agosto 2006, il ponte, distrutto dalle piene nel 2004, non era stato ricostruito, così come ci avevano rassicurato i Guardiaparco del Parco Regionale di Veio
( http://www.parcodiveio.it/_ita/__home/home.htm ) che, nel maggio 2005, ci avevano aiutato nell’attraversamento di questo corso d’acqua, predisponendo un ponte provvisorio fatto con assi di legno.   Nelle successive escursioni (le ultime delle quali effettuate nel 2010), sono stati posizionati dei
"grandi massi" nell’alveo del fiume per permettere un transito sicuro del "Fosso", ovviamente con livelli d’acqua "normali".   In condizioni di portata superiore, specialmente nei periodi di forte pioggia, questo transito (più che altro un guado) potrebbe rivelarsi non possibile.   Prima di affrontare questa tappa francigena, consigliamo quindi di informarsi preventivamente con l’Ente Parco Regionale di Veio (tel. 06-90154900 - mail:
direttore@parcodiveio.it ) per verificare la possibilità di attraversamento del corso d’acqua (guado.., ponte.., ecc..).

La Storta ->
   -> Roma
La Storta (RM)
- cap 00123

Roma (RM)
- cap 00100
Info a La Storta:
---

Info a Roma:
Ente Nazionale Turismo
Via Marghera, 2 - (tel. 06-49711)

Sulla Guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma
   le pagine che descrivono questa tappa:
   La Storta -> Roma
   sono da pag. 177 a pag. 193.

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   "logistiche" relative a questa tappa.


Chiarimenti sul tratto di percorso:
    da La Storta a Roma, della
    tappa La Storta -> Roma

    (Ultimo Aggiornamento: 07-11-2010)
Si tratta di un percorso a piedi, riferibile alla Via Francigena, che permette l’ingresso a Roma da nord sui sentieri adiacenti alla Via Cassia e alla Via Trionfale.   Il percorso più comune utilizzato dai pellegrini (ma da noi sconsigliato!) per l’ingresso nella Città di Pietro partendo da Isola Farnese/La Storta, è la Via Cassia SS.2 e poi la Via Trionfale.
Questo percorso ha il solo pregio di permettere un arrivo veloce, ma ha molti svantaggi: inserisce il pellegrino in un traffico pesantissimo, pericoloso, inquinante, rumoroso.   I marciapiedi mancano per lunghi tratti.   Ove si trovano, sono molto stretti, sì da costringere le persone a camminare una dopo l’altra, rasentando i muri.   Inoltre, non permette la visita di alcuni luoghi che appartengono alla storia del pellegrinaggio.   È molto pericoloso per chi vada in bicicletta.   Oggi è opportuno cercare alternative migliori.
Questo nuovo aggiornamento del vecchio itinerario proposto nel 2005 sulla nostra guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma,
si è reso necessario a causa dei lavori di ampliamento del G.R.A. (Grande Raccordo Anulare) che avvolge Roma con una muraglia di cemento.
Lavori che, dagli inizi del 2005 al 2008, hanno sconvolto e in parte cancellato i sentieri da noi rilevati nel 2000 e negli anni successivi per penetrare, a piedi, nel cuore della capitale fino a Piazza San Pietro (indicati sulla guida sopra citata, da pag. 180 a pag. 189).
Ecco quindi, qui di seguito, le notizie di un nuovo percorso che permette anche di attraversare una parte del "Parco dell’Insugherata", uno dei più bei parchi urbani di Roma, prima di raggiungere quello più famoso di "Monte Mario".
Il tragitto è diviso in tratti di percorso e, in fondo a queste note, vengono indicati i valori delle coordinate dei punti più importanti, rilevati con il GPS.

Pre-tappa: (Isola Farnese -> La Storta)

Molto spesso la precedente tappa (la penultima):
Campagnano di Roma -> La Storta, abbastanza lunga e faticosa, viene terminata a Isola Farnese, un bel borgo antico laziale con un bellissimo castello attorniato da antiche vestigia etrusche, romane, medioevali, ecc..
A Isola Farnese c’è la possibilità di alloggiare in un albergo locale.
Coloro che effettuano la sosta qui dovranno affrontare, la mattina dopo, un percorso extra di circa 4 chilometri per raggiungere il centro di La Storta, dove c’è il vero punto di partenza della tappa:  La Storta --> Roma.
Per chi non se la sente di fare a piedi questo tratto di strada, ricordiamo che in Piazza della Colonnetta a Isola Farnese c’è il capolinea di un autobus che porta a La Storta, partendo ogni mezz’ora.
Coloro che vogliono partire a piedi da Isola Farnese (GPS: (1)), devono scendere dalla centrale Piazza della Colonnetta (anche utilizzando una ampia scalinata) e prendere a destra, verso La Storta, camminando su una strada asfaltata.
Arrivati sulla Via Cassia SS.2 (2.5 km), devono girare a sinistra e proseguire sulla statale verso Roma, facendo attenzione al traffico.
Dopo circa altri 1.8 km raggiungeranno la famosa Cappella della Visione di La Storta (4.3 km), punto di partenza dell’ultima tappa.

Ecco la nostra nuova proposta:

I° Tratto:
S’inizia il percorso dell’ultima tappa francigena verso Roma dalla Cappella della Visione al centro della località di La Storta.
Il luogo e la Cappella della Visione, dove la tradizione vuole che fosse avvenuta l’apparizione di Cristo a Sant’Ignazio di Lojola nel 1533 (vedi pag. 180 della guida), meritano una sosta.
Questo punto è divenuto ormai un luogo di appuntamento e di ritrovo per i pellegrini che provengono da varie direzioni e che vogliono effettuare a piedi l’ultima tappa della Via Francigena fino a Roma e raggiungere Piazza San Pietro.
Dalla Cappella della Visione si prende la Via Cassia SS.2 e si procede a destra, in direzione di Roma.
Dove serve, occorre attraversare la Via Cassia e la Via Braccianense, mantenendosi sempre a destra e quindi, dopo circa 2 chilometri dalla Cappella della Visione, si incontra un bivio sulla destra.   si gira a destra e si percorre la breve Via Torre delle Cornacchie fino a sottopassare la ferrovia Roma-Viterbo e a confluire su Via Torre Spizzichino (GPS: (3)).

II° Tratto:
Dopo il sottopasso si svolta a sinistra e si cammina su Via Torre Spizzichino, che inizialmente costeggia la ferrovia Roma-Viterbo sulla sua destra, poi si imbocca, leggermente a destra, Via Cavina (privata) che transita in mezzo a ville e fattorie.
Si continua diritti fino a confluire su Via Casale Castelluccia.   Questo, in leggera discesa, è un bellissimo viale asfaltato ma con un minimo traffico locale, immerso nel verde, con ai lati i giardini di ville e di casali.   Serve infatti almeno 50 ville/casali, un grande negozio di prodotti biologici, un ristorante e un albergo di lusso Relay (GPS: (4)).
Si percorre tutta questa strada finché sbocca in via San Giuseppe da Coppertino, nei pressi di un sottopasso della ferrovia Roma-Viterbo.   Via Casale Castelluccia termina con un cancello sempre chiuso, allo scopo di non permettere l’ingresso ai veicoli ed è dotato di telecamere.  Però, sia a destra che a sinistra del cancello, sono stati ricavati dei passaggi che consentono ai pedoni di passare abbastanza agevolmente.

III° Tratto:
All’uscita della Castelluccia, quando si arriva su Via San Giuseppe da Coppertino, invece di percorrere questa strada (come indicato sul vecchio percorso della guida), si gira a sinistra passando sotto il cavalcavia della ferrovia.
All’uscita dal cavalcavia si sbuca su Via Trionfale e la si segue, a destra, in direzione del centro di Roma.
Si prosegue su Via Trionfale fino a trovare, sulla sinistra, Via Gherardini, una strada che dopo pochi metri è sbarrata, ma accessibile ai pedoni.
Si percorre questa via fino alla fine, quando sbuca sulla Via Cassia poco prima dell’incrocio tra la Via Cassia e il Grande Raccordo Anulare (GRA), con la Cassia che passa sopra il GRA, e con grandi cartelli segnaletici.
Si cammina sulla Via Cassia verso il centro di Roma, lungo il marciapiedi, fino ad incontrare il civico 1081, sulla destra.   Qui, si entra attraverso un cancello sempre aperto che porta su una strada in discesa che, dopo poco, finisce con una sbarra dopo la quale parte un evidente sentiero.
In questo punto si è entrati nel Parco dell’Insugherata (GPS: (8)).

IV° Tratto:
Si segue il sentiero che porta sui bordi di un campo coltivato ad orto con grandi scritte di "proprietà privata" e "divieto di accesso" (ma questo percorso è stato segnalato dalle guardie del parco !!).
Alla fine del campo coltivato c’è una recinzione, in parte piegata per consentire il passaggio e proseguire lungo il sentiero.
In alternativa si gira un po’ a destra e si segue un sentierino lungo un fosso che porta ad una barriera del tipo di quelle fatte per fermare le pecore, e quindi facile da aprire e richiudere.
Si prosegue lungo il sentiero che attraversa il parco e dopo un po’ si passa accanto ad un grande capanno con il tetto in lamiera.
Si prosegue ancora e si nota sulla destra un casale giallo, mentre sulla sinistra si vedono le case che stanno lungo la Via Cassia.
Poco prima di arrivare al casale, che sta al di là del fosso (che continua a scorrere alla destra del sentiero che si sta percorrendo), sulla destra appare un ponte con le spalliere dipinte di giallo.
Lo si attraversa e subito dopo si gira a destra, cioè come a tornare indietro rispetto alla direzione nella quale si camminava prima di passare il ponte.
Il casale, accanto al quale si passa all’uscita dal ponte si trova quindi a questo punto alle spalle di chi cammina.
Il sentiero conduce rapidamente ad un secondo ponte, sempre con le spalliere gialle, passato il quale, al bivio successivo, si svolta a sinistra lungo un sentiero in salita.
Questo sentiero sbuca dopo poco in una ampia radura sulla quale si nota un sentiero che piega decisamente a sinistra, mentre un altro continua nella stessa direzione dalla quale si arriva.
Si prosegue lungo quest’ultimo sentiero percorrendo una valle che gradualmente si allarga, e sulla destra dopo un po’ si cominciano a vedere delle case in alto sulla collina che chiude la valle sul lato destro.
Proseguendo ancora lungo il sentiero si arriva ad un grande slargo dove, sulla sinistra, parte un sentiero che porta in salita ad uscire dal Parco dell’Insugherata.
Il sentiero sale verso le case alte sopra un dirupo: sono le case che si erano viste poco prima di svoltare a sinistra sul sentiero.
Ai lati ci sono numerosi orticelli.

V° Tratto:
Proseguendo diritti si arriva a Via Conti in ripida salita.
Verso la fine di Via Conti e della salita si prende a sinistra Via Rimessola che si percorre completamente fino a che questa sbuca su Via delle Benedettine formando una "T" (GPS: (9)).
Si gira a destra e si segue Via delle Benedettine fino a quando essa termina con una nuova "T".
Alla fine della via (di fronte, leggermente a destra) c’è l’ingresso di un albergo.
Si gira a sinistra per Via Corti e la si segue prendendo sempre a destra dove si incontrano diversi altri bivi di strade: al primo bivio di questa sequenza di bivi, la strada gira violentemente a destra e la tentazione è di proseguire dritti.
Dove c’è questo bivio, c’è un piccolo spiazzo con una fontanella sulla sinistra, che spesso non si nota a causa delle molte auto parcheggiate.
Al secondo bivio la tentazione è di andare a sinistra perchè la strada prosegue in discesa, invece - come detto sopra - occorre tenere la destra anche se la strada di destra, in questo punto, è in piano, per poi riprendere a scendere più avanti.
Dopo tutti questi bivi di strade, presi tutti mantenendo la destra su Via Corti, questa termina con delle scalette.
Su queste, si scende a Via P. Vergerio in una nuova "T".
Sbucati su Via P. Vergerio, si piega a sinistra e si prosegue dritti entrando su Via Taverna (che è la stessa strada che ha cambiato nome).
Dopo circa 500/600 metri dal punto di accesso a Via P. Vergerio e arrivati alla fine di Via Taverna (GPS: (10)), si sbuca sulla Via Trionfale.

VI° Tratto:
Su Via Trionfale, si gira a sinistra e si cammina in direzione del centro di Roma (in vista dell’Ospedale Gemelli) arrivando, dopo circa 300 metri, in prossimità della galleria della grande variante che sottopassa la Via Trionfale e che porta in direzione dello Stadio Olimpico.
Si attraversa la strada davanti a Via del Forte Trionfale (sia il ramo che viene dalla galleria e quella che va verso la galleria), per poi continuare lungo la Via Trionfale che si percorre ancora fino ad arrivare ad uno slargo sulla sinistra (Largo Cervinia) che immette su Via Igea.
Si svolta a sinistra su Via Igea e si prosegue fino a Via della Camilluccia, attraversando quindi anche Piazza Walter Rossi.
Arrivati a Via della Camilluccia, si svolta a destra e si prosegue fino ad incontrare sulla sinistra l’ingresso del complesso di Don Orione e quindi l’ingresso del Parco di Monte Mario.

VII° Tratto:
Superati gli edifici dell’Istituto, si entra nel Parco, si prende il sentiero verso destra e si procede fino ad uscire dal Parco su Via De Amicis.
La si attraversa, facendo molta attenzione per il traffico pericoloso.   A 80 m a sinistra si rientra nel Parco.
Si sale su una sterrata arrivando ad un bel piazzale panoramico.
Si continua sul vialetto che prima scende e poi risale.
Si trascurano due deviazioni a sinistra che non hanno sbocco.   Il vialetto diventa sentiero in salita per arrivare ai bordi di Villa Stuart alla nostra destra e, dall’altro lato, delle casettine con orticelli.
Si continua fino a due spiazzi molto trascurati.
Si scende avendo alla nostra sinistra alcuni edifici scolastici fino al Parco delle Vittorie e poi in Via Trionfale.   Al primo ingresso (un arco a sinistra con gradini) si rientra salendo nella pineta del Parco di Monte Mario per arrivare ad un "affaccio" sulla città con una vista bellissima del cupolone di San Pietro.
Da qui (vedi Nota), a destra, c’è una discesa tra alberi e prati; qui c’è un grande edificio storico: Casali Mellini.
Si esce dal Parco Mellini e si è poi su Via Trionfale, in piena zona urbana.   Si scende camminando con attenzione a causa del traffico (e prendendo delle scalette che "tagliano" più volte i tornanti) fino alla Circonvallazione Clodia.
Prima della Circonvallazione c’è sulla nostra sinistra una viuzza che porta alla storica chiesa di San Lazzaro dei Lebbrosi (vedi descrizione di questo monumento a pag. 191 e pag. 192 della guida).
Si attraversa la Circonvallazione (poco dopo c’è l’Osteria del Falcone di medievale memoria).
Si continua verso Largo Trionfale e poi su Via Leone IV, arrivando a Piazza Risorgimento e ai Bastioni Vaticani.
A destra c’è Via di Porta Angelica che porta a Piazza San Pietro e alla Basilica.
(lunghezza totale di questa tappa = c. 21 km).

Nota:
Un’alternativa di maggior sicurezza stradale è: prendere il vialetto a sinistra dal punto di "affaccio" e scendere nel Parco in direzione di Villa Mazzanti, sede di RomaNatura, per arrivare a Via Gomenizza, in piena zona urbana.

Alcune foto "aggiornate" delle zone
   descritte sopra:

- Panorama sulla zona del vecchio "sottopasso" e il
  "sovrapasso" del GRA, nella zona di Ottavia a nord
  di Roma.
- Altra foto del "superamento" attuale del GRA, nella
  zona di Ottavia.
- Una panoramica di un tratto di percorso durante
  l’attraversamento del "Parco dell’Insugherata" ,
  all’interno della parte nord di Roma.

 

Rilevazioni GPS:
                            
(N.ril.GPS)    33T TG    MGRS   h (slm) m   33T        UTM
     (1)            84248      55426      114      284176   4655240
     (2)            83053      53727      165      282978   4653540
     (3)            84177      52285      145      284108   4652105
     (4)            84334      51114      143      284165   4651072
                                     (doppia lettura)   284483   4650987
     (5)            85273      51187      138      285194   4650998
     (6)            85273      49643      138      285208   4649461
     (7)            85599      48521      150      285570   4638342
     (8)            86784      48008        70      286720   4647824
     (9)            86758      47484      115      286705   4647285
   (10)            86937      46783      105      286860   4646590

 
 TAPPE LAZIALI - Percorso a est dei Monti Cimini (o Variante Amerina)
Viterbo ->
   -> Fabrica di
    Roma
Fabrica di
    Roma -> Nepi
Nepi ->
   -> Campagnano
   di Roma
Fabrica di Roma
(VT)-cap 01034




Nepi
(VT)-cap 01036




Castel S.Elia
(VT)-cap 01030
Info a Fabrica di Roma:
Comune - Vicolo della Pace, 1
(tel. 0761-569001 / 569936  fax 0761-569935)
Ufficio Turismo (rivolgersi in Comune)
Ufficio Cultura (rivolgersi a Doriano Pedica)

Info a Nepi:
Comune - Piazza del Comune
(tel. 0761-557001 / 5581600  fax 0761-556970)
E-mail: nepi@uni.net
Ufficio Turismo (rivolgersi in Comune)

Info a Castel S.Elia:
Comune - Corso Umberto I°, 1
(tel. 0761-556425  fax 0761-570152)
E-mail: comunesantelia@openacces.it
Ufficio Turismo (rivolgersi in Comune)

Sulla Guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma
   le pagine che descrivono questa tappa:
   Fabrica di Roma -> Castel Sant’Elia
   (o Nepi)
sono da pag. 249 a pag. 265.

Segui questo "link" per le altre informazioni
   "logistiche" relative a questa tappa.


Chiarimenti sul tratto di percorso:
    da San Lorenzo e Torre di Stroppa
    a Castel Sant’Elia o a Nepi, della
    tappa Fabrica di Roma -> Castel Sant’Elia
    (o Nepi)

    (Ultimo Aggiornamento: 15-03-2008)
Questa modifica corregge il percorso descritto dalla riga 2 di pag. 262 fino alla riga 9 di pagina 264.
Occorre inoltre cancellare il testo compreso tra le righe 23 e 27 e tra le parole "Da qui" fino a "su questo lato" di pagina 260 della nostra guida
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma.
Manca inoltre la descrizione della deviazione per Nepi, che comunque si può raggiungere, una volta arrivati sulla sterrata che conduce a Castel S. Elia, procedendo appena possibile verso destra invece che verso sinistra:
<... Una volta effettuato il guado, poiché la torre di Stroppa è crollata e quindi non è più visitabile, è bene passare alla larga dai ruderi crollati e che hanno travolto molta parte della vegetazione sottostante.   Occorre girare attorno ai ruderi e tenere sempre la torre sulla sinistra, se si viene dal guado appena descritto, oppure passare sotto la torre, sempre tenendola a sinistra se si viene dal primo guado sopra descritto.   Passando per un ripido valloncello e salendo un po’ in direzione della torre, ci si trova in breve su tracce di sentiero che recano evidenti tondi rossi sui tronchi degli alberi o sui sassi.   Occorre da qui in poi seguire sempre questi segnali, prima molto frequenti e poi un po’ più radi, procedendo nella direzione che allontana dal guado.   Dopo essere un po’ saliti, i segnali conducono leggermente in basso per attraversare una ampia zona pianeggiante cosparsa di alberi fitti e con molti piccoli tronchi che escono dallo spesso ceppo.   Le tracce portano verso destra, dove diventa evidente un sentiero che sale su un lato di una forra, sempre segnalato dai tondi rossi, che qui si fanno più radi.   Il sentiero passa accanto ad alcune caverne che si aprono alla destra di chi cammina, mentre a sinistra, sempre più in basso scorre il torrente.   Questo torrente si vede molto in basso in un punto un po’ esposto dove la parete scende a picco sul corso del rio.   Qui si è all’incirca nel punto più alto del sentiero, che comincia a scendere verso il torrente con qualche curva, per poi arrivare in un punto dove 2 torrenti confluiscono: uno è quello che si è costeggiato prima salendo e poi scendendo il lato della forra e che giunge da sinistra, mentre l’altro arriva dalla destra di chi cammina.   Su sassi affioranti sull’acqua si guada il torrente di destra e ci si inoltra in direzione quasi perpendicolare al corso del torrente, seguendo delle tracce di sentiero, prima quasi in piano per un breve tratto e poi risalendo su un costone piuttosto ripido, finché non si giunge su un evidente e comodo sentiero.   Qui si gira a destra e si continua a salire lungo questo sentiero che sale con alcune svolte per un lungo tratto, per poi sbucare su un ampio spiazzo erboso, a volte coltivato.   Arrivati sullo spiazzo si nota avanti a sinistra una casa colonica forse abbandonata, mentre sul fondo e a destra il campo è contornato da siepi divisorie.   Attraversando questo spiazzo, eventualmente facendo attenzione alle colture, per andare verso il lato opposto a quello dal quale si è arrivati, tenendo sulla sinistra la casa colonica, si nota che davanti sulla destra del lato di fondo c’è un grande cancello.   Occorre puntare verso questo cancello, a volte aperto.   Per proseguire o si passa dal cancello o si scavalca un basso muretto in un punto dove la siepe ha un varco che consente il passaggio e che si trova sulla sinistra del cancello.   Passato il cancello ci si trova su una sterrata che qui termina.   Si procede lungo la sterrata, lasciandosi il cancello alle spalle, e si continua a camminare lungo la sterrata trascurando le altre sterrate che si immettono su questa e procedendo sempre verso sinistra.   Dopo un po’ si cominciano a vedere dei pali molto alti della linea elettrica in direzione di Castel S. Elia (cioè avanti a sinistra).   Continuando sempre su questa strada si giunge su una piccola strada asfaltata che scende verso il fosso Rio Vicano.
E poi si riprende il testo della guida da riga 9 di pag. 264: <" Sulla destra .... ">.

Castel Sant’Elia
   (o Nepi) ->
   -> Campagnano
   di Roma
Nepi
(VT)-cap 01036





Castel S.Elia
(VT)-cap 01030





Campagnano di
Roma (RM)
-cap 00063
Info a Nepi:
Comune - Piazza del Comune
(tel. 0761-557001 / 5581600
fax 0761-556970)
E-mail: nepi@uni.net
Ufficio Turismo (rivolgersi in Comune)

Info a Castel S.Elia:
Comune - Corso Umberto I°, 1
(tel. 0761-556425
fax 0761-570152)
E-mail: comunesantelia@openacces.it
Ufficio Turismo (rivolgersi in Comune)

Info a Campagnano di Roma:
Uffici Comunali - Piazza Cesare Leonelli, 16
(tel. 06-9041001 / 9041738 / 9044043
fax 06-9041991)
Pro-Loco - Piazza Cesare Leonelli, 1
(tel. 06-9041168)
Parco di Veio - Direzione Ente Parco
Via Felice Cavallotti, 18
(tel. 06-9042774  fax 06-90154548)
Web Site: http://www.parcodiveio.it
E-mail: info@parcodiveio.it

Sulla Guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma
   le pagine che descrivono questa tappa:
   Castel Sant’Elia (o Nepi) ->
   -> Campagnano di Roma

   sono da pag. 267 a pag. 281.

Segui questo "link" per le altre informazioni
   "logistiche" relative a questa tappa.


Chiarimenti sul tratto di percorso:
    da Mazzano Romano
    a Cascate di Monte Gelato, della
    tappa Castel Sant’Elia (o Nepi) ->
             -> Campagnano di Roma

    (Ultimo Aggiornamento: 21-03-2009)
Rino e Giuliano, soci della G.M. di Roma, amici e compagni di avventura lungo i sentieri storici, dopo un recente sopralluogo sulla tappa:
Castel Sant’Elia -> Campagnano di Roma,
lungo l’itinerario della "Variante Amerina", mi hanno comunicato che un tratto del sentiero "001" che scende, dopo Mazzano Romano, verso le sponde del fiume Treja è franato impedendo il transito in sicurezza degli escursionisti.
Le autorità locali hanno posto delle recinzioni per impedire l’accesso al tratto interessato alla frana.   Il sentiero "001" inizia nel centro storico di Mazzano Romano, dalla Piazza Umberto I.   Da questa piazza ci sono vari sentieri che scendono verso il Treja; il sentiero "001" inizia sulla destra di un bar presente in questa piazza e passa sotto un arco in muratura.   Questo è il tragitto "ufficiale" della tappa ed è questo il percorso che ora è interdetto.   La descrizione di questo itinerario è presente sulla nostra guida:
I Sentieri lungo la Via Francigena, da Siena a Roma,
a partire da pag. 275, dalla terz’ultima riga del testo di questa tappa.   Di seguito indico la variante che mi è stata comunicata:
<... Dalla solita piazzetta del borgo vecchio di Mazzano Romano (P.za Umberto I), si scende a sinistra del bar (mentre per il sentiero "001" si scende a destra), e in breve ci si trova a livello del fiume Treja, proprio davanti al ponte senza spallette che si attraversa per andare, a sinistra, verso Calcata.   Si attraversa il ponte e si gira subito a destra, dove parte un evidente sentiero nel bosco, che dopo poco comincia a salire con alcune giravolte e con pendenza crescente, fino a sbucare fuori dal bosco e giungere ad una carrareccia in prossimità di un cancello, dove la carrareccia termina.   In tutto ci vogliono 25-30 min. per arrivare dalla piazza fino a qui.   Continuando a camminare su questa carrareccia, sempre nella direzione che si sta percorrendo, dopo aver incontrato un tratto di strada asfaltata, che è la "Strada delle Calcare", si arriva all’incrocio a "T" tra Via delle Calcare e la "Strada Vallelunga Le Rote", punto indicato alla quinta riga di pag. 279 della guida e quindi, piegando a destra su quest’ultima strada, si riprende l’itinerario standard - indicato da noi sulla guida - sulla strada per Campagnano, attraverso la Valle delle Vorghe ...>.

 Trasporti Pubblici nella Regione Lazio: COTRAL tel. 06-57531
 Per orari: Num. Verde tel. 800-431784

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Aggiornamento - 18/12/2010