"Via Ferrata Nito Staich"
(al Monte Tovo - Oropa [Biella])

(Una singolare e aerea via ferrata che risale antichi piloni di teleferiche e verticali pareti di granito
e gneiss, di fronte alla valle e al sentiero seguito da migliaia di pellegrini fin dal medioevo,
durante la processione da Fontainemore (Valle d’Aosta) a Oropa)


 
Parte di cartina (IGC n 9) della zona di Oropa e dintorni dove c’è la Via ferrata Nito Staich (154313 bytes)
Parte di cartina (IGC n. 9) della zona di Oropa e dintorni dove c’è la Via ferrata Nito Staich
 
Panoramica sulla parete della via ferrata Nito Staich al Monte Tovo (Oropa-Biella) (110277 bytes)
Panoramica sulla parete della via ferrata Nito Staich al Monte Tovo (Oropa-Biella)
 

Particolare della cartina (IGC n 9) con zona della Via Ferrata Nito Staich (41863 bytes)
La zona della Via Ferrata Nito Staich

Basilica Superiore del Santuario di Oropa (43288 bytes)
Basilica Superiore del Santuario di Oropa

Silhouette delle pareti della ferrata Nito Staich dalla Basilica Superiore di Oropa (55522 bytes)
Silhouette delle pareti della via ferrata
Nito Staich dalla Basilica Superiore di Oropa


Il Delubro a inizio sentiero per la ferrata (63103 bytes)
Il "Delubro" a inizio sentiero per la ferrata

Cartello esplicativo del Delubro a inizio sentiero per ferrata (74975 bytes)
Cartello esplicativo del Delubro
a inizio sentiero per la ferrata


Segnaletica varia e per la ferrata sul sentiero D13 (93511 bytes)
Segnaletica varia e per la ferrata
sul sentiero D13


Particolare del pannello dedicato a Nito Staich a inizio pietraia sotto la ferrata (56121 bytes)
Particolare del pannello dedicato a Nito Staich
a inizio pietraia sotto la ferrata


Gruppo a inizio ferrata (81777 bytes)
Gruppo a inizio ferrata

Aldo sul primo traverso (90750 bytes)
Aldo sul primo traverso

Gruppo:
     Prealpi Biellesi
Sottogruppo:
     Monte Tovo (m 2230 slm)
Cartografia:
     Cartina IGC - Torino
     Istituto Geografico Centrale:
     - 1:50.000 - n. 9
     - Ivrea - Biella
     - Bassa Valle d’Aosta
Accesso:
Da qualsiasi parte si provenga, occorre raggiungere la Città di Biella (m 420 slm), poi bisogna attraversarla facendo attenzione alle indicazioni per il Santuario di Oropa.  Lungo la strada di collegamento da Biella al Santuario di Oropa, di circa 12 km, ci sono molti cartelli indicatori per il Santuario con scritte in giallo su fondo marrone.  Arrivati al piazzale basso del Santuario (c. m 1160 slm), la strada piega a destra (est) in un senso unico e contorna, dal quel lato, l’intero lungo complesso religioso per ripiegare alla sua fine verso nord, dietro la Basilica Superiore.
Superato il complesso religioso, si segue la strada per circa 1 km, con direzione "Galleria di Rosazza", si supera la trattoria "Cascina Nocca" e si ferma l’auto dopo poche centinaia di metri ad un tornante superiore, all’altezza di un tempietto (il "Delubro") costruito sul lato sinistro dell’imbocco della sterrata (D13) che occorre prendere per l’avvicinamento alla via ferrata.  Nel caso di mancanza di posteggio in questa zona, si può parcheggiare l’auto più in basso, sul piazzale a fianco della trattoria sopra citata (a cui si può fare riferimento per uno spuntino post-ferrata), e si inizia il cammino a piedi già da lì seguendo un sentierino tra i prati e poi nel bosco.
Con il "Delubro" come un segnavia, posto a sinistra dell’inizio della sterrata D13, non ci si può sbagliare.
Da questa zona (a c. 1250 slm), si segue la sterrata: "Strada della Pissa" (dal nome di un alpeggio poco distante), molto larga, che si inoltra nel bosco.
Si cammina su questa, il cui fondo si deteriora ben presto, per circa 1,5 km fino ad arrivare nei pressi di una cappelletta e poi, dopo un tornante, ai cartelli segnaletici (e segni su roccia) della via ferrata a c. m 1300 slm, di fronte ad una grande pietraia.
Si risale la pietraia, guidati da segnali e da ometti, fino a raggiungere, dopo circa 45 minuti di cammino dal parcheggio, l’attacco della via ferrata (c m 1400 slm), posto alla base di rosse balconate rocciose verticali.

Percorso stradale di ritorno:
Se non si devono salire altre ferrate in zona, conviene seguire lo stesso percorso dell’andata, salvo poter utilizzare alcune vie secondarie per chi deve tornare in Valle d’Aosta, senza scendere verso Biella.
In questo caso, conviene seguire le indicazioni per Croce Serra, Andrate e Borgofranco d’Ivrea (o Settimo Vittone), fino a raggiungere la SS 26.

Considerazioni generali
    sul percorso:

La "Via Ferrata Nito Staich" è stata realizzata dalle Guide Biellesi (Tike Saab) all’interno del Vallone, bagnato dal torrente Oropa, che sovrasta il Santuario di Oropa.  È stata costruita sugli speroni rocciosi e verticali dei primi contrafforti sud del Monte Tovo (m 2330 slm) e la via ferrata, partendo dalla quota di m 1400, raggiunge la sommità del contrafforte a quota di circa m 1650.  Per raggiungere l’attacco della via ferrata occorre però superare uno zoccolo iniziale della parete, formato da una grande pietraia, che presenta un dislivello di circa 100 metri, partendo dalla sterrata di avvicinamento (sentiero D13).  Questo fatto porta ad un dislivello totale da superare di circa 350 m.
Questa via ferrata è stata dedicata a Nito Staich (allievo di Emilio Comici), forte arrampicatore locale e grande conoscitore di queste montagne.
Si tratta di una ferrata non difficile salvo in un paio di punti dove occorre superare pareti verticali con maggiore forza.  Nel tratto intermedio, si raggiunge il pilastro in cemento armato che sosteneva le pulegge e i cavi del vecchio impianto funiviario e che ora sorregge i gradini e i cavi del primo ponte delle scimmie.
Più avanti, un secondo e più corto ponte delle scimmie rappresenta una delle ultime difficoltà del percorso.
È molto aerea e, in condizioni di cielo terso, si ha un’ottima visuale sull’intera parte alta della vallata e sul complesso religioso.  Il punto terminale della via ferrata è sui prati in cima allo sperone roccioso che sostiene il traliccio della funivia per Oropa Sport 2000.
Da questa zona parte un sentiero, inizialmente un po’ nascosto nell’erba, che scende ripidamente verso la sterrata D13 del vallone.  La discesa su questo sentiero, aiutata da ometti, è resa difficoltosa dal pendìo ripido, dall’erba scivolosa e dall’attraversamento di alcune pietraie, per cui è bene fare molta attenzione.  A questa ferrata, proprio per i suoi differenti aspetti, è stata attribuita una difficoltà di AD, mentre un semplice E per i sentieri di accesso e di discesa.

Breve descrizione
    della Via Ferrata:

Dai cartelli segnaletici sulla sterrata, a quota 1300 m c., si risale la pietraia in 10-15 minuti fino a raggiungere l’attacco della Via Ferrata, ben segnalata da cartelli e da foto di Nito Staich.
Si attaccano in verticale le prime balze rocciose, poi si effettuano alcuni traversi verso sinistra (nord-ovest) su placconi rossi, avvicinandosi sempre di più al pilastro dell’antica funivia.  Raggiunto il pilastro, lo si risale per alcuni metri sui gradini ancorati al suo cemento fino alla sommità, dove si incontrano i cavi del primo ponte delle scimmie, lungo circa 8 metri.
Si sale sui cavi e si attraversa il breve strapiombo fino a raggiungere la parete rocciosa di fronte.
Sull’altro lato, si effettua un traverso verso destra fino a sbucare su un piccolo terrazzo erboso, che si risale per circa 10 metri senza cavi di assicurazione.
Si piega verso sinistra e si raggiunge l’attacco di un diedro verticale ed aereo; lo si risale fino ad un’altra piccola cengia.  Poi, si continua a salire lungo una continua alternanza di pareti verticali e di traversi fino a passare proprio sotto i cavi della nuova funivia, con un via-vai di passaggio di cabine.
Qui si affronta un nuovo risalto verticale e poi una placca liscia ed obliqua, fino a raggiungere la base di un torrione, dove si innalza un diedro molto articolato.
Prima di salire il diedro del torrione, sulla sinistra, c’è una via di fuga della ferrata, indicata da un segnale posto su un masso.  Si continua a salire nel diedro verso il torrione, il quale è diviso dalla parete principale (più a sinistra) da un grande camino che viene superato dal secondo ponte delle scimmie.
Superato il ponte, si risale la parete verticale e si prosegue su una aerea traversata che porta all’ultima sezione della via ferrata.  Si tratta della salita di una serie di placche aeree verticali, un po’ faticose, che porta sotto un tetto esposto che si aggira a sinistra.
Si salgono ancora paretine e qualche risalto ormai nelle vicinanze del traliccio posto in cima al crestone roccioso del Monte Tovo.
Infine si raggiunge la sommità di questo crestone su un ripiano erboso, dove termina la via ferrata Nito Staich ad una quota di c. m 1650 slm, dopo 1h e 20 min. dall’attacco.
Da questa zona, volendo, si può proseguire sulla cresta erbosa sud, non più ferrata, verso la vetta del Monte Tovo (m 2330 slm), seguendo i bollini bianco-rossi e la segnaletica n. 14.
Si raggiunge questa vetta, con croce metallica e piramide di pietra, dopo altri 600 metri di dislivello e 1h e 30 min. di cammino.
Per il ritorno, partendo dalla sella di fine ferrata, si prende a sinistra un sentierino, a volte seminascosto da erba alta, ma segnalato da bolli bianco-rossi e da ometti in pietra.  Si scende alla "Bocchetta Finestra" e poi si prosegue sul sentiero n. 32 che riconduce alla "Strada della Pissa" e, da lì, al parcheggio dell’auto.
Per il ritorno calcolare circa 1h di cammino.

Dislivello e lunghezza:
Il dislivello totale da superare in ferrata è di c. 250 metri, a cui occorre aggiungere i c. 100 metri della pietraia iniziale.  Lo sviluppo di tutto il percorso della ferrata è di circa 450 metri e, se si considerano anche i tratti di sentiero (c. 3 km A/R), la lunghezza complessiva dell’escursione diventa di circa 4 km.

Difficoltà Escursione:
     (E sul sentiero)
Difficoltà del tratto di
    Via Ferrata:
  AD
Tempi totali:
    da c. 2 h 30 min a c. 3 h

Data di effettuazione
    dell’escursione:

     31 luglio 2011

Fotografie di:
     Enea Fiorentini

Altre informazioni dettagliate:
     Sulla guida:"
     Le Vie Ferrate - Alpi italo-francesi
     Dario Gardiol
     - Graphot Editrice - marzo 2011
     - pagg. 44-45

Altre foto dell’escursione sulla: "Via Ferrata Nito Staich"

Paolo sulle placche del primo traverso (38347 bytes)
Paolo sulle verticali placche
del primo traverso
Dario e Roberta sul tratto intermedio sotto il pilastro (56801 bytes)
Dario e Roberta sul tratto
intermedio sotto il pilastro
Roberta sul pilastro (50076 bytes)
Roberta sul pilastro
della vecchia funivia

Dario sul 1° ponte delle scimmie (12003 bytes)
Dario sul 1° ponte delle scimmie
Aldo sale sul pilastro (36842 bytes)
Aldo sale sul pilastro
Paolo sul pilastro, in arrivo alle corde del 1° ponte delle scimmie (50565 bytes)
Paolo sul pilastro, in arrivo alle corde

Paolo a inizio corde del 1° ponte delle scimmie sul pilastro della vecchia funivia (56069 bytes)
Paolo a inizio corde del 1° ponte
sul pilastro della vecchia funivia
Paolo sulle corde del 1° ponte delle scimmie (52357 bytes)
Paolo sulle corde
del 1° ponte delle scimmie
Dario, Roberta e Aldo sulla 2a parte della ferrata dopo il pilastro (31799 bytes)
Dario, Roberta e Aldo sulla 2a parte
della ferrata dopo il pilastro

Dario e Aldo sulla parte difficile del 2° tratto di ferrata (43448 bytes)
Dario e Aldo sulla parte difficile
del 2° tratto di ferrata
Proseguendo lungo la parte difficile del 2° tratto di ferrata (48531 bytes)
Proseguendo lungo la parte
difficile del 2° tratto di ferrata
Dario, Roberta e Aldo sullo spigolo della 2° parte di ferrata (40939 bytes)
Dario, Roberta e Aldo sullo spigolo
della 2° parte di ferrata

Panorama sulla cabina della funivia e sulla Basilica di Oropa (32958 bytes)
Panorama sulla cabina della funivia
e sulla Basilica di Oropa
Incrocio aereo delle 2 cabine della funivia (25451 bytes)
Incrocio aereo delle 2 cabine
della funivia per Oropa Sport 2000
Dario, Roberta e Aldo impegnati sulla parte finale della ferrata (47189 bytes)
Dario, Roberta e Aldo impegnati
sulla parte finale della ferrata

Panoramica sulla parete finale della via ferrata (40971 bytes)
Panoramica sulla parete finale
della via ferrata Nito Staich
Segnale per la via di fuga sulla 2a parte della via ferrata (51830 bytes)
Segnale per la via di fuga
sulla 2a parte della via ferrata
Dario, Roberta e Aldo nel diedro vicino al 2° ponte delle scimmie (40269 bytes)
Dario, Roberta e Aldo nel diedro
vicino al 2° ponte delle scimmie

Dario, Roberta e Aldo sul diedro del pilastro isolato vs i cavi del 2° ponte delle scimmie (49217 bytes)
Dario, Roberta e Aldo sul diedro del
pilastro, vs i cavi del 2° ponte
Roberta e Aldo sui cavi del 2° ponte delle scimmie (64492 bytes)
Roberta e Aldo sui cavi
del 2° ponte delle scimmie
Roberta e Aldo oltre il 2° ponte delle scimmie (62523 bytes)
Roberta e Aldo oltre il
2° ponte delle scimmie

Paolo sui cavi del 2° ponte delle scimmie (49370 bytes)
Paolo sui cavi del
2° ponte delle scimmie
Dario, Roberta e Aldo sull’ultima parte difficile della ferrata (55273 bytes)
Dario, Roberta e Aldo sull’ultima
parte difficile della ferrata
Roberta e Aldo sull’ultima parte difficile della ferrata (41319 bytes)
Roberta e Aldo sull’ultima
parte difficile della ferrata

Traliccio della funivia sul crestone del Monte Tovo a fine ferrata (36139 bytes)
Traliccio della funivia sul crestone
del Monte Tovo a fine ferrata
Arrivo cabine funivia sul traliccio (30943 bytes)
Arrivo cabine della funivia Oropa Sport
2000 sul traliccio a fine della ferrata
Aldo, Dario, Roberta e Paolo in sosta a fine ferrata (47944 bytes)
Aldo, Dario, Roberta e Paolo
in sosta a fine ferrata

Dario, Roberta e Aldo sul sentiero di discesa (36272 bytes)
Dario, Roberta e Aldo
sul sentiero di discesa
Dario sul sentiero di discesa, vs la Bocchetta Finestra (44531 bytes)
Dario sul sentiero di discesa
vs la Bocchetta Finestra
Paolo e Roberta, tra pietraie, sul sentiero di discesa (38751 bytes)
Paolo e Roberta, tra pietraie,
sul sentiero di discesa

Segnaletica Sentiero Oropa Verticale (47646 bytes)
Segnaletica Sentiero Oropa Verticale,
per pareti di arrampicata
Panoramica sulle pareti della ferrata Nito Staich (38551 bytes)
Panoramica sulle pareti
della ferrata Nito Staich
Segnaletica sentieri vari sul sentiero D13 (43683 bytes)
Segnaletica sentieri vari
sul sentiero D13


Segnaletica su percorso di Fontainemore (68026 bytes)
Segnaletica sul percorso di Fontainemore

Note sulla processione
   da Fontainemore a Oropa:


Camminando sul sentiero D13 per l’avvicinamento all’attacco della Via Ferrata Nito Staich e durante il rientro al parcheggio dell’auto, si notano piccole cappelle e cartelli segnaletici che ricordano che ci si trova sul percorso della Processione Fontainemore-Oropa, antichissima di secoli e ancora molto sentita e frequentata.
Ogni 5 anni, normalmente a cavallo tra luglio e agosto, si rinnova il pellegrinaggio della comunità di Fontainemore ad Oropa, le cui più antiche testimonianze scritte risalgono alla seconda metà del Cinquecento, anche se secondo alcuni studiosi le sue origini sarebbero da ricercare in tempi ben più lontani.
Sono migliaia i pellegrini che partono il venerdì alle 23 da Fontainemore (fraz. Pillaz) per arrivare il sabato, alle ore 12, al Santuario di Oropa.
Dopo il pomeriggio e la notte dedicata al riposo e alla preghiera, la domenica successiva, dopo la S. Messa delle ore 8, avviene la partenza per Fontainemore, con l’arrivo alla parrocchiale di questa ultima località verso le ore 19.
Il percorso storico segue mulattiere e sentieri del lato valdostano, costeggia i laghi alpini di Vargno, di Lé Lounc (o Lac Long) e di Barma per giungere, quando è ancora buio, al Colle della Barma (m 2261 slm), chiamato anche Colle delle 5 Croci per la presenza di questi simboli sul valico.
Di qui l’itinerario segue i sentieri in discesa sul versante biellese, toccando alpeggi e il Rif. Savoia (punto di arrivo della funivia di Oropa).
Il ritorno avviene per lo stesso percorso o per uno alternativo attraverso un colle più basso.


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Aggiornamento - 04/08/2011