La Via Ferrata "Hans Marguerettaz"
nell’omonima Palestra di Roccia a Morgex
(Valle d’Aosta)

(Una facile ferrata di servizio alle vie di arrampicata della "nuova" palestra di roccia)


La palestra di
roccia nel bosco
(11456 bytes) La palestra di
roccia nel bosco
(12175 bytes) La zona della palestra di
roccia riservata ai bambini
(12706 bytes) La sommità del crestone
roccioso con roccia imbragata
con funi d’acciaio
(13583 bytes)

 Gruppo:  Alpi Graie
 Sottogruppi:  Mont Charvet (m 2489)
 Cartografia:  Tavolette IGM 1:25.000, fogli: Courmayeur, Monte Bianco; Carta I.G.C. 1:50.000 - n.4: Massiccio del Monte Bianco; Carta I.G.C. 1:25.000 - n.107: Monte Bianco, Courmayeur, La Thuile, Chamonix Mont Blanc.
 Accesso:  da Aosta, si segue la S.S. n. 26 fino nelle vicinanze di Morgex (a circa 25 km da Aosta).   Chi utilizza l’autostrada A5 (Torino-Morgex) deve uscire al casello di Morgex (situato alla fraz. Marais) dove c’è la confluenza sulla statale.   Da qualunque strada si sia pervenuti, si prosegue sulla statale S.S. 26 fino alle porte del capoluogo di Morgex.   Nei pressi della fraz. S.Rocco, c’è il 1° bivio (verso sinistra) per l’innesto con la strada per il Colle San Carlo (Arpy).   Al bivio, si prende la strada indicata che va verso sinistra e che, subito, gira a destra e corre parallela alla ferrovia e alla strada statale (tenendole a destra) e al fiume Dora Baltea (a sinistra).   Dopo circa 1 km, si raggiunge un bivio con la strada che proviene dal centro di Morgex.   Si gira a sinistra, si inizia a salire, si supera il ponte sulla Dora Baltea, e si imbocca la strada regionale SR39 per il Colle San Carlo (Arpy), con numerosi cartelli segnaletici al bordo strada.   Si oltrepassa (lasciandolo a destra) lo stabilimento "Sorgenti Monte Bianco" e si superano, in salita, le frazioni Liarey e Previllair.   All’altezza del primo tornante (con curva a sinistra) si ha l’indicazione per la vecchia palestra di roccia di Morgex, nella fraz. Montet.   Si continua a salire, superando vari tornanti, si raggiunge e si tralascia la fraz. Montrottier, fino a superare il 9° tornante (con curva a sinistra) a circa 3,3 km da Morgex.   Si raggiunge così una zona sterrata (sul lato destro della strada) dove si può parcheggiare l’auto.
 Considerazioni generali sul percorso:   Si tratta di una facile e breve ferrata, prevalentemente utilizzata per il raccordo delle vie di arrampicata della "nuova" Palestra di Roccia di Morgex, dedicata ad Hans Marguerettaz (una guida alpina valdostana deceduta nel 1994 a seguito della caduta dell’aliante che stava pilotando sui cieli della Valpelline -Valle d’Aosta- essendo anche un appassionato del volo a vela).   Merita di essere frequentata se si percorre almeno qualche via di arrampicata.   La palestra di roccia è composta da 5 settori di arrampicata (uno di questi è dedicato ai bambini), dove ci sono circa 60 vie con difficoltà dal 4° al 7°.
 Dislivello e lunghezza:  Il dislivello in altezza, dal punto di partenza (1300 m slm circa) al termine della ferrata (1390 m slm circa) è di 90 metri circa, mentre lo sviluppo sulla parete è di circa 200 metri.
 Difficoltà Escursione:  E
 Difficoltà Ferrata:  F
 Data di effettuazione della mia escursione, qui presentata:  7 maggio 2003

 Avvicinamento:  Dalla zona di parcheggio dell’auto, sulla SR39, si prosegue a piedi sulla strada regionale, in salita, tra betulle e pini per circa 200 metri fino a raggiungere un bivio con una sterrata che si inoltra, a destra, nel bosco. Cartello indicatore al bordo
della sterrata sulla SR39
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  Sul bivio c’è un cartello indicatore della nuova Palestra di Roccia "Hans Marguerettaz", patrocinata dal Comune di Morgex.   Al bivio (circa 1150 m slm), si abbandona la strada SR39 asfaltata e si prende la larga sterrata che si inoltra nel bosco, segnalata all’inizio (sui muri) con il n. 14A pitturato in nero in cerchi gialli.   Si prosegue in salita sulla sterrata, si superano 2 tornanti (con curve a sinistra e poi a destra) e si raggiunge un nuovo bivio con una sterrata che sale a sinistra e una che procede in falsopiano. Cartello indicatore al
bivio delle due sterrate
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  Al bivio, si nota un piccolo cartello indicatore della palestra, con scritte in rosso.   Si prende la sterrata di destra che prosegue in piano nel bosco, raggiungendo, in 150 metri circa, un ruscello con un piccolo ponte formato con alcuni tronchi legati assieme.   Fino a questo punto, si sono percorsi circa 500 metri dal bivio sulla SR39.   Si supera il ruscello, si piega a destra e, in breve, si raggiunge uno dei cinque settori della Palestra di Roccia.   Si notano il grande cartello indicatore dei settori della palestra e i chiodi, spit e fix delle prime vie di arrampicata. Cartello indicatore del
settore di arrampicata dei
bambini e della ferrata
(24573 bytes)   Cartello esplicativo dei
settori di arrampicata
(36024 bytes)
  Si prosegue sulla destra, su un sentiero di servizio della palestra che inizia a salire ripidamente nel bosco contornando il costone roccioso e superando, gradualmente, i vari settori di arrampicata.   Si raggiunge la zona di arrampicata riservata ai bambini (cartello indicatore su un albero) e si prosegue ancora su alcuni tornanti.   Si arriva finalmente all’attacco della ferrata (a quota di circa 1300 m slm), proprio di fronte ai primi gradini d’acciaio ancorati alla roccia.   Fino a qui, calcolare circa 25-35 minuti di cammino dalla zona di parcheggio dell’auto, avendo superato un dislivello di circa 200 m.

 Escursione sulla ferrata:  La ferrata inizia con alcuni gradini ancorati alla roccia e una corda metallica di servizio. I gradini che superano
il primo salto a sinistra
(25343 bytes)   La scala rossa nella zona
d’attacco della ferrata
(22523 bytes)
  Ma, solo dopo appena 2-3 metri di salita sulla sinistra, inizia una scala (di colore rosso) che ha una protezione circolare per la schiena.   Si sale sulla scala per circa 4 metri e si va a sinistra superando alcune rampette.   Sulla parete di sinistra, si supera un salto di una decina di metri che permette di raggiungere una cengia leggermente inclinata da sinistra a destra e che taglia tutta la parete rocciosa, dividendo praticamente in due parti la zona delle vie di arrampicata.   Si percorre tutta la cengia, da sinistra a destra, per circa 50 metri passando accanto ad arrivi e partenze di vie di arrampicata.  La zona della
fascia centrale
(29132 bytes)   Sulla cengia del
traverso centrale
(33456 bytes)   Sulla cengia del
traverso centrale
(34640 bytes)   Il camino-diedro
(30401 bytes)
  La cengia termina contro una paretina verticale dove alcuni gradini permettono di superare un piccolo camino-diedro alto poco più di 2 metri.   Oltre il camino, si prosegue a sinistra, su tracce di sentiero, fino ad arrivare al termine della ferrata in una piccola radura con un prato sotto un cucuzzolo roccioso, con alcuni pini in cima. Il torrione roccioso che
sovrasta la piccola radura
al termine della ferrata
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  La ferrata finisce qua: in tutto 90 metri di dislivello in salita (c. 1390 m slm), 200 metri di sviluppo e circa 15-20 minuti per percorrerla.



 Discesa:
1° Alternativa:
Dalla radura, si aggira il cucuzzolo sulla sua sinistra e si risale il dosso per tracce di sentiero tra gli alberi (verso ovest) oppure, più direttamente, si percorre la dorsale sulla sommità dello sperone roccioso. Panorama su Morgex
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  Si arriva ad una radura erbosa, sulla destra (nord) si notano alcuni sassi imbragati con funi d’acciaio proprio sul lato strapiombante sulle vie di arrampicata e verso la valle sopra Morgex.   Si bordeggiano a sinistra (sud) alcuni prati coltivati fino a raggiungere, dopo circa 300 metri, la fraz. di Kirriaz (1402 m slm, indicata come Chirriaz sulla carta IGC n.107) composta da case rurali in pietra, alcune appena rinnovate o ricostruite. Le case della
fraz di Kirriaz
(30281 bytes)   Il cartello stradale
della fraz di Kirriaz
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  Sulla sinistra, si raggiunge una larga carrareccia che collega la frazione alla strada regionale SR39 e, con altri 300 metri di cammino in leggera discesa, si raggiunge la SR39 all’altezza di uno slargo su un’ampia curva a destra (in corrispondenza del km 5,5 circa della strada regionale).   Si scende lungo la SR39 per circa 2 km e si raggiunge la zona di sosta dell’auto.   Avendo la disponibilità di 2 auto, è consigliato di posteggiare un’auto in questo slargo per evitare di percorrere a piedi i 2 km di asfalto, anche se in discesa.
2° Alternativa:
Dalla radura, si ripercorre a ritroso tutta la ferrata e in circa 15 minuti si raggiunge il sentiero nel punto di attacco.   Prima della scaletta finale, ce n’è un’altra che, sulla destra, risale una paretina verticale di un paio di metri.   Si consiglia di seguire questa piccola deviazione. La cengia mediana
della ferrata, in discesa
(33503 bytes)   La fine del cavo della
ferrata e l’arrivo sul sentiero
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  Si sale la scaletta e si va verso destra percorrendo una piccola cengia per alcune decine di metri, traversando una nuova fascia rocciosa con altre vie di arrampicata.   Al termine del cavo d’acciaio, si raggiunge il sentiero e, seguendolo in discesa su alcuni tornanti, si ritorna rapidamente alla zona di attacco della ferrata.   Da questa zona, si utilizza il sentiero, già percorso in salita, si scendono diversi tornanti contornando, verso destra (sud), la zona bassa della fascia rocciosa e, in circa 5-10 minuti, si raggiunge la base della palestra di roccia e, subito dopo, il piccolo ponte di tronchi sul ruscello. Panoramica sulla parete
dove c’è la ferrata
(32529 bytes)
  Al di là, si prende la sterrata in falsopiano che diviene presto alquanto larga.   Dopo 150 metri, si ritorna al 1° bivio di sterrate poi, dopo altri 350 metri (circa 500 m totali) e due tornanti, si raggiunge la strada regionale e quindi la zona di posteggio dell’auto (vicino al km 3,3 della SR39).

 Tempi medi:  circa 15-20 minuti per la salita e 15 minuti per la discesa, escludendo i tempi di avvicinamento comunque previsti in circa 35 minuti all'andata e in 25 minuti al ritorno.


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Aggiornamento - 23/6/2004